Missioni Consolata - Giugno 2021

Sukun è cresciuta fino a diventa- re una delle più grandi istituzioni del suo genere in questa città di oltre 21 milioni di abitanti. (AsiaNews) MONGOLIA PASQUA N onostante la pandemia abbia imposto la completa chiusura dei luoghi di culto e la sospensio- ne totale delle riunioni religiose, in Mongolia, dove vivono appena 1.300 cattolici suddivisi in otto parrocchie, si è vissuta lo stesso una Pasqua carica di amore e speranza. Monsignor Giorgio Ma- rengo, vicario apostolico di Ulan Bator spiega che «Il periodo pa- squale è stato preparato al me- glio utilizzando i social, unico mo- do per non disperdere la comu- nità e farla rimanere in costante contatto. Ogni giorno, abbiamo trasmesso in diretta anche la ce- lebrazione eucaristica: è bello ve- dere come la gente preghi con il cuore, facendo la comunione spi- rituale. E poi, quando è stato pos- sibile, siamo andati a trovare le famiglie nelle loro case e alcune volte abbiamo celebrato lì l’euca- ristia. Con creatività, sono stati messi in campo dei sistemi nuovi per stare vicino ad ogni fedele. Abbiamo dato vita ad alcune ca- techesi che si adattano meglio alle situazioni di emergenza co- me quella attuale: sono organiz- zate in gruppi di cinque persone, il numero massimo ammesso an- che in tempo di restrizioni, e si fondano su testi scritti e video che vengono inviati ai singoli ca- techisti. Insomma, un mix tra piat- taforme digitali e incontri. Siamo ancora all’inizio, alla fase del pri- mo annuncio del Vangelo, in una struttura sociale che ha altri riferi- menti religiosi e le sfide sono molteplici, ma nello stesso tempo affascinanti: visti i piccoli numeri, è veramente affascinante poter accompagnare personalmente questi fedeli alla scoperta del Vangelo, del Signore. (Vatican News) INDIA CORPUS FUND F amiglie povere che non po- trebbero affrontare le spese sanitarie che vengono aiutate dalla generosità di altre famiglie cattoliche di Mumbai attraverso l’arcidiocesi. Ruota intorno a que- sta idea il Mumbai archidiocesan corpus fund fondato nel 2006 da mons. Percival Fernandez, ve- scovo ausiliare della città. In 15 anni di attività il Corpus fund ha raccolto fondi per 1,6 milioni di dollari, ha aiutato 58mila famiglie in difficoltà e sono 2016 quelle attualmente sostenute grazie alle offerte ricevute. L’iniziativa di so- lidarietà è interamente portata a- vanti da volontari: sono in prima i- stanza i parroci a raccogliere le segnalazioni delle situazioni di bisogno e a indirizzarle al fondo con la relativa documentazione sanitaria. (AsiaNews) R MC * * Corea: al servizio dei migranti P adre Tamrat Defar Lemillo, missionario della Consolata di origine etiope, è stato premiato dal sindaco della città di Dongducheon per il suo lavoro in favore degli immigrati. I missio- nari della Consolata sono arrivati a Dongducheon, al confine con la Corea del Nord, nel 2007 per stare vicino ai lavoratori migranti meno privilegiati, molti di loro provenienti dall’America Latina, principalmente dal Perù, ma an- che da paesi di lingua inglese, tra cui le Filippine, la Nigeria e molti altri paesi africani. Nel 2012 padre Tamrat ha fondato la Comunità cattolica internazionale di Dong- ducheon (Dicc) che negli ultimi nove anni ha portato avanti vari programmi per i migranti: lezioni di coreano, eventi culturali, pelle- grinaggi, assistenza materiale, sa- nitaria e legale nei casi di neces- sità. «Nel 2020, durante l’emer- genza coronavirus, c’è stato un contagio di massa tra i cittadini stranieri e il governo locale si è appoggiato su chiese e comunità per poter arrivare a tutti con il test. Io mi ero impegnato per ac- compagnare le indagini epide- miologiche, ma è stato molto dif- ficile poter reperire le persone che si erano deliberatamente nasco- ste per paura delle autorità del- l’immigrazione. Grazie a questo lavoro, oggi, nella zona di Dong- ducheon i casi di coronavirus sono prossimi allo zero. Il primo aprile 2021, il sindaco della città ha riconosciuto il mio servizio durato anni in favore dei mi- granti, soprattutto il grande sforzo fatto durante l’emergenza Covid-19 e il meccanismo di pre- venzione precoce promosso dalla Chiesa. Nella consegna del pre- mio ha espresso tutto il ricono- scimento verso la comunità dei missionari della Consolata e verso di me per il lavoro di assi- stenza e di prevenzione. Devo ammettere che questo riconosci- mento non appartiene solo a me, ma anche alle suore, ai volontari con cui lavoro e a tutti i missio- nari della Consolata che hanno vissuto con me in questa comu- nità dal giorno della sua fonda- zione». Imc Dongducheon (Corea): Padre Tamrat Defar Lemillo mostra il riconoscimento ricevuto per il suo lavoro in favore dei migranti. * 9 giugno 2021 MC

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