Missioni Consolata - Giugno 2021

76 giugno 2021 MC Immagine virtuale : Giuseppe Allamano in preghiera presso l’altare della Consolata. * Cammino di santità tesoriere e segretario della consolata L’ Allamano, più di una volta si è autodefi- nito «segretario» e «tesoriere» della Consolata. Ovviamente, sono termini che vanno presi in senso analogico, perché il tono con cui sono stati pronunciati era decisa- mente familiare. Esprimono, però, una convin- zione dell’Allamano stesso, che possiamo ca- pire dal suo pensiero sulla Madonna e poi dal contesto nel quale si è espresso parlando sia ai missionari che alla gente. Non c’è dubbio che l’Allamano abbia vissuto un’intensa spiritualità mariana. Sapeva parte- cipare interiormente a tutti i misteri riguardanti Maria, e ogni sua festa, anche la più popolare, diventava motivo di riflessione e di incoraggia- mento per impegnarsi nel bene. La dottrina che sta alla base della sua spiritua- lità mariana risente molto della sua esperienza al Santuario della Consolata. Parlando della Madonna, infatti, ha spesso valorizzato la litur- gia della festa della Consolata, e in particolare la colletta della messa, nella quale si leggono queste parole: «Signore Gesù Cristo, che nella tua ineffabile provvidenza hai disposto che ri- cevessimo ogni cosa per mezzo di Maria, tua SS. Madre, concedici benigno (ecc.)». L’Allamano ha illustrato le parole di questa orazione richiamandosi alla mariologia di san Bernardo: «La Madonna, dice san Bernardo, è un acquedotto e una fontana. Una fontana per- ché tutte le grazie ci vengono di lì. “Hai voluto che ricevessimo ogni cosa per mezzo di Maria”. E poi un acquedotto perché tutto deve passare di lì. La Madonna è questo canale che porta a noi la grazia di Dio». In altra occasione, parlando sullo stesso argo- mento, si espresse con termini simili: «Nes- suna grazia il Signore ha voluto che venisse a noi, se non per mezzo di Maria, essa è tesoriera e dispensatrice». Ecco, per la prima volta, il termine «Tesoriere», ma riferito alla Madonna. Secondo l’Allamano, Maria è «tesoriera», in quanto ha l’incarico, per esplicita volontà di Dio, di dispensare le grazie ai fedeli. Giuseppe Allamano credeva di avere un rap- porto privilegiato di collaborazione con Maria, quasi prolungando questa sua funzione di di- spensare i favori di Dio. La sua attiva e prolun- gata presenza di primo responsabile al Santua- rio, forse corroborata dall’esperienza personale di grazie ricevute, probabilmente lo induceva a convincersi che tra la Consolata e lui si erano come create un’intesa e una collaborazione speciali. Per la rubrica «Cammino di santità» continueremo ad attingere ai numerosi e approfonditi scritti di padre Francesco Pavese, scomparso il 3 maggio 2020.

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