Missioni Consolata - Giugno 2021

67 giugno 2021 MC globali ricorrono ai paradisi fi- scali per occultare i propri gua- dagni e non avere da pagarci sopra un bel niente. Tax justice network stima che lo sposta- mento di profitti e ricchezze nei paradisi fiscali abbia provocato agli stati una perdita fiscale di 427 miliardi di dollari nel 2020. E in prima fila, fra i furbetti del- l’evasione ( tax avoidance , per dirla all’inglese), si trovano i co- lossi del web, gli stessi che per- mettono ai propri amministratori delegati di comparire ai primi posti per donazioni: Jeff Bezos patron di Amazon, MacKenzie Scott moglie dello stesso, Jack Dorsie patron di Twitter, Charles Schwa patron di Netflix. Aziende queste che, tra l’altro, non brillano neanche per ri- spetto dei diritti dei lavoratori. Strana logica quella di arricchirsi alle spalle dei lavoratori e delle casse pubbliche e poi mostrarsi buoni versando qualche briciola in beneficienza. Strana in una prospettiva morale, ma perfetta- mente coerente in una prospet- tiva di potere. Perché, alla fine, di questo si tratta: mostrare un po’ di bontà di facciata con il du- plice scopo di ottenere con- senso attorno a uno dei peg- giori sistemi economici che l’u- manità abbia partorito e control- lare punti strategici del sistema. Tipico quello dei vaccini, su cui la fondazione Bill Gates (ex pa- tron di Microsoft) ha investito somme altissime, e quello delle Nazioni Unite finanziata a piene mani da privati fra cui Ted Tur- ner (cofondatore della Tv glo- bale Cnn). Del resto, il secondo finanziatore dell’Organizzazione mondiale della sanità è proprio la Fondazione Bill Gates che contribuisce per il 10% circa. «Dopo tutto - per dirla con le pa- role di Nicoletta Dentico, autrice di Ricchi e buoni? (si veda Die- tro la bontà del capitalismo , MC gennaio-febbraio) - una mano lava l’altra. La ricchezza delle aziende permette la filantropia, la filantropia apre nuovi mercati alle aziende. Il filantrocapitali- smo non ci rimette mai. La de- mocrazia, sì». Francesco Gesualdi della sanità, l’assistenza a fasce fragili oggi lasciate alla benevo- lenza. E ancora di più potrebbe essere raccolto se si introdu- cesse una patrimoniale , ossia una tassazione sull’insieme della ricchezza posseduta. Che è una proposta fatta nel dicem- bre 2020 da alcuni parlamentari di Leu e del Pd che prevedeva l’introduzione di quattro sca- glioni d’imposta. Partendo da un’aliquota dello 0,2% su un pa- trimonio complessivo di 500mila euro, l’aliquota sa- rebbe dovuta salire allo 0,5% al raggiungimento di un milione di euro, per andare all’1% sopra i 5 milioni e finire al 2% oltre i 50 milioni. Percentuali tutto som- mato modeste, che però non hanno trovato il consenso del parlamento che ha bocciato l’in- tera proposta. PARADISI E PERDITE FISCALI Perfino l’Ocse, l’istituto dei paesi occidentali addetto alle analisi economiche, ammette che disuguaglianze e dissesto sociale sono fenomeni aggra- vati da un sistema fiscale sem- pre più accomodante con i ric- chi. E cita al riguardo la tassa- zione dei redditi d’impresa scesa mediamente dal 32,5% nel 2000 al 23,9% nel 2018. Non contente molte imprese ospedaliera è andata modifican- dosi, con una riduzione delle strutture e dei posti letto. In par- ticolare, il numero di questi ultimi è diminuito in media dell’1,8% l’anno, fino ad arrivare, nel 2018, a una dotazione di 3,49 posti letto - ordinari e in day hospital - ogni 1.000 abitanti». A giudicare dall’intensità con cui si raccolgono fondi, la ricerca sembra uno dei settori meno so- stenuti dalla mano pubblica. Ogni anno la Rai indice la setti- mana di raccolta fondi per Te- lethon, la fondazione che finan- zia la ricerca a favore delle ma- lattie rare. Identicamente anche la fondazione Firc-Airc s’inventa ogni sorta di iniziativa per racco- gliere fondi a favore della ri- cerca sul cancro. La rivista Vita che elabora i dati forniti dal mi- nistero dell’Economia e delle Fi- nanze sulle detrazioni e dedu- zioni per erogazioni liberali, stima che nel 2019 l’insieme delle donazioni versate dagli ita- liani, ammonti a 5,3 miliardi di euro, che rappresenta quasi il 3% del gettito Irpef incassato dallo stato. Basterebbe aumentare di qual- che punto l’aliquota sui redditi alti e lo stato potrebbe incas- sare ciò che serve per garantire i fondi ad attività essenziali come la ricerca, il miglioramento Mercato | Libertà individuale | Fisco | Giustizia sociale R MC

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