Missioni Consolata - Giugno 2021
Qui: lo screenshot di un’assemblea dei promotori di ResQ del 27 marzo scorso. A destra: un’immagine dell’evento di raccolta fondi «Tra il dire e il mare», diretta Facebook di otto ore tenuta a dicembre 2020. * * PERSONE SALVANO PERSONE Come si può restare umani in quel mare che è diventato un enorme cimitero? «È possibile e doveroso». Parola di Gherardo Colombo, ex magi- strato che non si tira mai indietro e che, con un gruppo di amici, nell’estate 2020 ha lanciato una sfida enorme: mettere in mare una nave di salvataggio della so- cietà civile italiana: «Un’imbarca- zione battente bandiera italiana, finanziata grazie alle donazioni dei cittadini. Pronta ad andare a soccorrere, perché salvare vite umane è la priorità», spiega Co- lombo presentando ResQ - Peo- ple saving people , progetto che, sebbene sia nato in piena pan- demia, sta raccogliendo conti- nue adesioni e donazioni che probabilmente metteranno in ac- qua la nuova nave in estate. In meno di 10 mesi, ResQ (gioco di parole del termine inglese re- scue , soccorso) ha raccolto 900 soci, 425mila euro e, a oggi, una cinquantina di associazioni so- dali, in quella che è chiamata la Rete degli amici di ResQ, a cui qualunque ente interessato può aderire (www.resq.it ). «Si tratta di un’iniziativa non solo moralmente giusta, ma assoluta- mente indispensabile», ha sotto- lineato Filippo Grandi, capo dell’Unhcr, Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel prendere la parola durante il lancio ufficiale del sodalizio di ResQ. L’iniziativa è stata pro- mossa all’inizio da Colombo con amici avvocati, giornalisti ed esperti di migrazioni, e aperta subito dopo alla libera adesione di chi ne condivide i valori. IL VUOTO ISTITUZIONALE «Siamo persone, proprio come te, stanche di restare a guardare. Crediamo nell’importanza di col- mare il vuoto che si è creato nel Successivamente si era sostituita all’Italia l’Unione europea con l’Operazione Triton, che però non si era rivelata per nulla la stessa cosa: promossa tramite l’Agenzia europea per il con- trollo delle frontiere Frontex, aveva visto una diminuzione pro- gressiva dei dispositivi di salva- taggio in un’Europa sempre meno salda e unità dal punto di vista politico sul tema dell’immi- grazione. LE ONG CRIMINALIZZATE È stato allora che la società civile europea ha messo in mare le proprie navi dopo avere raccolto i fondi necessari, fino ad arrivare a una dozzina d’imbarcazioni di Ong presenti nel Mediterraneo tra il 2015 e il 2017: tra esse ri- cordiamo Moas , Sos Mediter- ranée - sulla cui nave Aquarius è salita anche «Missioni Conso- lata» per un reportage pubbli- cato a inizio 2018 -, Proactiva open arms , Sea eye , Save the children , Medici senza frontiere , Emergency , Jugend rettet , Sea watch , a cui è seguita la nascita della prima compagine italiana, Mediterranea . Cosa è successo dopo quel mo- mento di massima presenza? È iniziata la campagna di «crimi- nalizzazione della solidarietà»: 58 giugno 2021 MC Mediterraneo», si legge nel sito di ResQ. «Dovrebbero essere le istituzioni a salvare le persone e poi garan- tire loro dignità», riprende Ghe- rardo Colombo. «La Costituzione è chiara e le leggi ci sono. Vanno attuate. Noi ora svol- giamo una supplenza che in fu- turo non dovrebbe più esserci». Così come non c’era tra la fine del 2013 e il 2014, quando l’Italia, proprio sulla scorta della com- mozione e del dolore del naufra- gio del 3 ottobre, aveva pro- mosso l’Operazione di soccorso Mare Nostrum, salvando decine di migliaia di persone in poco più di un anno di attività. * ITALIA " Un’imbarcazione battente bandiera italiana, finanziata dalle donazioni dei cittadini. Pronta ad andare a soccorrere, perché salvare vite umane è la priorità. © Daniele Biella
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