Missioni Consolata - Giugno 2021

AMBIENTALISMO DEI POVERI Innanzitutto è necessario defi- nire gli attivisti ambientali, per capire meglio chi sono. Secondo la definizione elaborata dalle Nazioni Unite, difensore dei diritti umani e dell’ambiente è chiunque ne difenda i diritti tra cui quello costituzionale (cioé ri- conosciuto da stati sovrani) a vi- vere in un ambiente sano e pu- lito. L’azione di difesa può essere do- vuta al fatto che questo diritto venga negato e messo in peri- colo da parti terze. Si può trat- tare di membri di comunità indi- gene, piccoli produttori e produt- trici agricoli, pescatori e pesca- trici, membri di organizzazioni ambientaliste o movimenti so- ciali, o ancora giornalisti, ricerca- tori, studenti e studentesse, etc. Molti difensori agiscono sulla base di una necessità urgente, quando viene loro negato, ad esempio, l’accesso al fiume o al bosco dal quale dipende la loro quotidiana sopravvivenza. L’ecologia politica ha proposto il concetto di «ambientalismo dei dalle imprese ai movimenti per la giustizia sociale e ambientale. Attualmente l’Ejatlas conta più di tremila schede, molte delle quali aggiornate da attivisti e attiviste locali. Di esse, più di 400 docu- mentano casi di conflitti che hanno registrato uno o più omi- cidi intenzionali di attivisti ( si veda il planisfero qui a sinistra ). A fine 2019, il nostro gruppo di ricerca ha intrapreso un’analisi delle caratteristiche dei conflitti e dei processi di resistenza a par- tire dai dati disponibili fino ad al- lora (un totale di 2.743 conflitti), allo scopo di ottenere utili ele- menti di riflessione e azione. La ricerca è stata pubblicata nel luglio del 2020 su Global envi- ronmental change , rivista scien- tifica specializzata in studi sui cambiamenti ambientali. Titolata Environmental conflicts and de- fenders: a global overview , è ac- cessibile gratuitamente dal sito https://www.sciencedirect.com . Tutti gli autori e le autrici hanno attivamente contribuito a creare la base di dati e a mantenere contatti con organizzazioni e mo- vimenti sociali di base. La pubblicazione è stata elabo- rata nell’ambito di EnvJustice , un progetto di ricerca finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (Erc), agenzia dell’Unione euro- pea dedicata al supporto della ri- cerca scientifica di frontiera in- centrata sul ruolo del ricercatore. poveri», per indicare questo tipo di azioni contro la degradazione dell’ambiente. Piuttosto di «poveri», però, po- tremmo dire «impoveriti» da se- coli di attività estrattive, mega in- frastrutture e contaminazione massiva per estrarre ed espor- tare minerali, derrate agricole, le- gnami, ecc. I difensori sono spesso membri di gruppi vulnerabili che soffrono le conseguenze del modello de- predatore, e a volte sono vittime di discriminazione intersettoriale nella quale s’intersecano più fat- tori di esclusione e dunque di di- suguaglianza (per esempio il fatto di essere donna e far parte allo stesso tempo di una comu- nità indigena). PROTEGGERE COMUNITÀ E TERRE Le personalità scomode che osano alzare la voce, proteggere la propria comunità e le proprie terre, diventare portavoce di un popolo indignato, sono le vittime designate della violenza che può culminare nella loro eliminazione. Secondo i dati analizzati nella ri- cerca citata sopra, almeno il 13% dei casi di conflitto presentano una o più vittime di assassinii le- gati alle proteste. I settori economici che riportano maggiori casi di omicidi sono quello minerario, l’agrobusiness connesso alla deforestazione, e le infrastrutture idriche, principal- mente dighe idroelettriche. A MC 53 MC Diritti umani e ambientali | Violenza | Estrattivismo | Resistenza nonviolenta " Il Messico è tra i paesi con il maggior numero di assassinii di attivisti. AEA magebank / lickr com

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