Missioni Consolata - Giugno 2021
South Africa 50 MC età. Nei primi trent’anni di presenza in Sudafrica i missionari erano europei e latinoamericani, dopo, la maggioranza ha iniziato a provenire da paesi del continente. La nostra è una delegazione giovane, con un’età media dei sacerdoti di 45 anni, quella dei semi- naristi di 30 anni. Chissà se i nostri primi missionari, arrivati in Su- dafrica nel 1940 come prigionieri di guerra dal Kenya, avrebbero mai immaginato che in pochi decenni vari confratelli proprio del Kenya sareb- bero stati le nuove forze della Consolata ad an- nunciare il Vangelo nel paese. «Lockdown in Pretoria» Sono arrivato in Sudafrica il 26 febbraio 2020, con uno degli ultimi voli Alitalia, Roma-Johanne- sburg, in tempo per concelebrare con padre Rocco la messa serale del mercoledì delle Ceneri. Un mese dopo, anche qui è scattato il lockdown e le chiese sono state chiuse alla partecipazione dei fedeli. La quaresima si è interrotta alla terza domenica, quando avevo appena conosciuto al- cuni parrocchiani. Ho vissuto questi lunghi mesi come un regalo del Signore per prepararmi me- glio al ministero parrocchiale, ricordando che «la preghiera è il nostro primo dovere». Per me la chiesa non era chiusa e potevo, non solo cele- brare messa ogni giorno, ma anche passare un po’ più di tempo a pregare per i miei parroc- chiani. Anche se non li conoscevo ancora, il Si- gnore sapeva dove indirizzare le mie preghiere! Ho cominciato a comunicare con loro con mes- saggi whatsapp e con video quasi settimanali di commento alle letture liturgiche. Ho potuto ap- prezzare anche la generosità di famiglie che (come i corvi per il profeta Elia, in 1 Re 17,6) mi portavano da mangiare. Con il passare delle set- timane ho migliorato la mia competenza culina- ria e sono diventato sempre più esperto a preparare gli spaghetti al dente. La parrocchia dove mi trovo, Queen of the most holy Rosary di Waverley, Pretoria (capitale della nazione), è la prima nostra presenza in città dal 1995. Nel 2020 era in programma la celebrazione del Giubileo d’argento (25 anni dalla fondazione). Naturalmente, a causa della pandemia, non si è fatta nessuna festa, se non il ricordo nella pre- ghiera. Il primo parroco della Consolata è stato padre Jack Viscardi, che era in comunità con padre Ale- xius Lipingu, tanzaniano, responsabile di St. Ma- ry’s Mamelodi West, una parrocchia della township a mezz’ora di macchina da Waverley. I due confratelli prestavano il loro servizio pasto- rale nelle due parrocchie come coparroci. Padre Alexius lo avevo accolto in seminario a Nairobi nel 1978, e accompagnato all’ordinazione nella sua parrocchia nel 1987. Destinato al Suda- frica nel 1993, era diventato superiore della dele- gazione, e nel 1999, a 43 anni, è morto in un incidente stradale. Mai avrei immaginato di di- ventare suo successore in questa parrocchia dove egli è ricordato con simpatia e gratitudine. In questi 25 anni, vari confratelli di varie nazio- nalità si sono succeduti qui nel servizio pasto- rale. Oltre a padre Lipingu, altri due sono già in Paradiso, Jesus Ossa, colombiano, e Jack Viscardi. Li ho frequentati in Italia negli ultimi anni della loro vita: padre Jesus lavorava con la comunità latinoamericana a Torino e padre Jack era nella casa di Alpignano (To). Quando prego il rosario passeggiando su e giù nella chiesa del Santo Ro- sario e quando celebro la messa, quasi sento la loro presenza fisica nel mistero della comunione dei Santi a intercedere per i loro (ora miei) par- rocchiani. Mario Barbero La decisione di aprire un seminario internazionale e interculturale è stata un dono per la nostra piccola delegazione. “ giugno 2021 43 Qui: foto di gruppo con padre Pendawazima in piedi, e padre Rocco Marra accosciato a fianco della Consolata, segue p. Viscardi. In piedi, tutto a sinistra, p. Pietro Tra bucco. Sotto: gli 89 missionari deportati dal Kenya al Sudafrica dal 1940 al 1943 in una foto nel campo di prigionia di Koffiefontein (vedi una descrizione più dettagliata sul calendario MC del 2021). © A MC
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