Missioni Consolata - Giugno 2021
A MC 25 giugno 2021 MC Dal 1307, il cristianesimo in Lapponia Religione e case reali L a storia del cristianesimo in Lapponia è, come spesso accade, costellata di glorie e vergogne. I primi preti cristiani arriva- rono tra i Sami all’inizio del XIV secolo e la prima chiesa venne costruita a Vardø nel 1307. I missionari furono utilizzati dal governo danese (a cui la Norvegia apparteneva) come avanguardie per colonizzare gli insediamenti e prenderne ufficialmente possesso in nome della corona. A seguito del Trattato di Nöteborg del 1323 tra Svezia e la repubblica russa di Nov- gorod, la Lapponia venne spartita tra gli stati nordici e al tempo stesso le rispettive case reali favorirono la diffusione della religione secondo le proprie convenienze. Accanto alla Chiesa la- tina venne quindi a svilupparsi una Chiesa or- todossa russa. Nel 1542 il re svedese Gustav Vasa dichiarò che «tutte le terre permanentemente inabitate ap- partengono a Dio e alla Corona svedese e a nes- sun altro». La Lapponia, pur essendo stabil- mente abitata dai Sami, rientrava tra queste «terre permanentemente inabitate». Tutte le proprietà ecclesiastiche furono trasferite alla casa reale e con l’adesione al protestantesimo l’influenza papale sparì completamente dalla Lapponia. Le ambizioni territoriali sui vasti territori del Nord portarono i regni scandinavi a scontrarsi più volte tra loro e quello sami fu il popolo che ne soffrì maggiormente. I loro territori vennero divisi da confini nazionali, le terre confiscate, e vennero imposti pagamenti erariali. La loro re- ligione, un intreccio inestricabile di pratiche ri- tuali avviluppate nella quotidianità, fu perse- guitata. I canti tradizionali, gli yoik , vennero proibiti e i tamburi, mezzi di comunicazione con il mondo degli spiriti, distrutti. I fenomeni naturali e i corpi celesti erano considerati divini e potevano dare o togliere la vita. I noaidi , gli sciamani, le figure centrali della religiosità sami, gli unici in grado di far da tramite tra il mondo spirituale e quello terreno, furono com- battuti strenuamente dal protestantesimo. Pro- prio nel periodo di massima repressione, quella di padre Francesco Negri fu quindi una voce isolata nel difendere i Lapponi e le loro cre- denze. Al tempo stesso, però, furono i missio- nari protestanti a salvare dall’oblio i racconti sami, fino ad allora trasmessi oralmente, dando al popolo una scrittura. L’alcolismo, lo sfrutta- mento delle terre e delle acque, l’imposizione di tassazioni sempre più gravose, la disgregazione culturale e religiosa furono i principali motivi di sommosse popolari e della nascita di una Chiesa locale, il «laestadianismo», fondata nel XIX secolo da un pastore luterano, Lars Levi Laestadius, volta a preservare l’identità sami pur predicando la salvezza di Cristo. Oggi il laestadianismo sopravvive in poche co- munità ed è rientrato nella Chiesa svedese pur continuando ad essere considerato al limite dell’eresia. Con l’istituzione di parlamenti sami in Norve- gia, Finlandia e Svezia (la Russia ancora nega ai Sami una propria rappresentanza), anche la cultura dei popoli lapponi è meglio accettata. Accanto quindi alle chiese cristiane, vi sono tentativi di rivalutare la religione tradizionale dei Sami. Piergiorgio Pescali Qui: la Northern Light Cathedral di Alta è stata costruita nel 2013 e oggi è una delle chiese più note della Scandinavia; un ri- tratto di padre Francesco Negri (1623-1698). | In basso: una strada innevata in un tipico paesaggio della Lapponia. *
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