Missioni Consolata - Giugno 2021
CICCIO IL MILIZIANO Da oltre un anno Ciccio fa parte della qatiba misuratina Malik Idris, in onore di re Idris, detro- nizzato nel 1969 a seguito del golpe di Gheddafi. Il quartier generale della Malik Idris si trova all’ingresso Ovest di Misurata, sullo stradone che col- lega la città alla capitale Tripoli. L’intero compound è circondato da scheletri di carri armati e pick up andati distrutti durante la guerra. È luglio inoltrato, il caldo è asfis- siante e le prime ombre della sera non portano alcun refrige- rio. È finalmente arrivata l’ora della rottura del digiuno del Ra- madan. Un’unica scodella con del latte di mandorla viene fatta girare tra i miliziani e il primo a poggiarci le labbra è Ali, il capo della Malik Idris. Poco più che quarantenne, fisico asciutto e baffi neri, Ali apre la busta di datteri da distribuire ai suoi. «Guai a te se te li mangi tutti come l’ultima volta», intima Ali al povero Ciccio. «È un bravis- simo ragazzo, ma ha un chiodo fisso: quel chihuahua. Mi chiedo come possa piacere tanto una bestia del genere». Incurante, Ciccio caccia dalla ta- sca dei jeans un Nokia malcon- cio sul cui display c’è una foto che lo ritrae con Alex in braccio. «Lui è dalla mia parte. Mi porta bene! Se sono sopravvissuto a Shafshufa è anche un po’ merito suo». Bacia lo schermo del cellu- lare come se fosse una reliquia. La guerra è ufficialmente finita da quasi un anno. Tutto fa spe- rare al meglio per la nuova Libia hurra (libera). Ma nessuno vuole abbandonare le armi, e la qatiba Malik Idris non è da meno. Ali e i suoi uomini vogliono dimostrare cosa fanno i rivoluzionari in tempo di pace. L’appuntamento è per l’indo- mani all’alba. I thuwar, puntualis- simi, si fanno trovare già con i cente sulla faccia della terra. Montò in me una collera mai pro- vata prima e il giorno seguente ero già un thuwar (rivoluziona- rio)». Murad - il vero nome di Ciccio - ha 27 anni. Ciccio è il sopran- nome che i suoi compagni d’armi gli hanno affibbiato quando si è presentato alla qatiba (brigata) cui appartenevano alcuni dei suoi cari perduti in combatti- mento. L’ingombrante stazza di Murad sommata alla diffusione della lingua italiana in Libia, non ha lasciato scampo al ragazzo: il nome di battaglia «Ciccio» è stato un plebiscito. Qui: il figlio di un combattente gioca con la contraerea montata sul pick up dei miliziani di Misurata. A sinistra: un condominio alle porte di Tawergha, la città fantasma, luglio 2012. * * 11 giugno 2021 MC Discriminazioni | Guerra libica | Stupri | Miliziani A MC " Siamo cittadini libici e abbiamo i diritti calpestatati di continuo.
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