Missioni Consolata - Maggio 2021
rett, esperta di salute globale presso il centro di ricerca statu- nitense Council for foreign rela- tions e giornalista scientifica. In una colorita intervista a Global health now , sito di informazione sulla sanità della Johns Hopkins Bloomberg school of public health , ha detto: «L’unico consi- glio che ho dato a ogni direttore generale - e tutti lo ignorano, an- che se poi, anni dopo, tutti mi di- cono: “Come avevi ragione!” - è: cerca di ridurre al minimo i tuoi viaggi. Perché questo posto [il quartier generale dell’Oms] è un covo di squali». A detta di Gar- rett, sui programmi da realizzare ci sono grandi battaglie fra i di- partimenti, che si sabotano a vi- cenda per difendere il proprio territorio. Può succedere di ve- der «sparire improvvisamente in- teri programmi nei paesi poveri di tutto il mondo [...] perché il di- rettore generale non era lì per dire “no”. E l’altro problema, con i direttori che viaggiano così tanto, è che si trovano in uno stato permanente di jet lag e ini- ziano a perdere la propria capa- cità di giudizio […] perché lette- R R MC 67 maggio 2021 MC © AfM / José Luis Ponce De leon ralmente non sanno in quale fuso orario si trovano» @ . Quella di Tedros è stata la prim a elezione a scrutinio segreto estesa a tutti gli stati membri dell’Oms; prima, la decisione era presa a porte chiuse da una trentina di rappresentanti dei paesi ad alto reddito e da un gruppo di altri membri a rota- zione. I casi di corruzione da parte dei paesi di provenienza dei candidati per assicurarsi i voti erano non solo numerosi, ma anche sfacciati. L’Oms ha, storicamente, otte- nuto diversi successi, come l’e- radicazione del vaiolo e la realiz- zazione di grandi campagne vaccinali su tutto il pianeta. Molti esperti, specialmente alla luce dell’attuale crisi, invocano una profonda riforma dell’organizza- zione per renderla più efficiente ma anche più indipendente dai condizionamenti politici @ per poter agire davvero come ente di coordinamento globale in un mondo in cui, ammonisce Gavi, nessuno vince finché non vin- cono tutti @ . Chiara Giovetti fondanti dell’organizzazione o sulla realtà dei fatti sul campo. Per quanto riguarda il primo ostacolo, spiega Banbury che, durante l’epidemia del 2014, era capo della missione Onu per la risposta di emergenza all’ebola, «troppo spesso, l’unico modo per accelerare le cose è infran- gere le regole. È quello che ho fatto ad Accra [in Ghana] quando ho assunto un’antropologa come consulente indipendente. Si è ri- velata qualcuno che valeva il proprio peso in oro. Le pratiche di sepoltura non sicure erano re- sponsabili di circa la metà dei nuovi casi di ebola in alcune aree. Dovevamo capire queste tradizioni prima di poter persua- dere le persone a cambiarle. Per quanto ne so, nessuna missione delle Nazioni Unite aveva mai avuto un antropologo nello staff prima di allora; quando io ho la- sciato la missione, lei non è stata confermata». «UN COVO DI SQUALI» I rapporti disfunzionali all’interno dell’agenzia sono anche l’og- getto delle critiche di Laurie Gar- Sopra : casa regionale dei Missionari della Consolata in Sud Corea, a Yeokgok-dong, gesto simbolico di affidamento del mondo alla Consolata. Qui: Manzini, eSwatini, distribu- zione di aiuti a chi è più colpito dal Covid. * *
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