Missioni Consolata - Maggio 2021

63 maggio 2021 MC vesse succedere, milioni di fa- miglie e di piccoli agricoltori perderebbero l’accesso ad un diritto fondamentale come l’ac- qua». NON È UNA MERCE L’iniziativa di Cme minaccia l’ac- qua come diritto non solo per le ripercussioni economiche, ma anche per quelle culturali e poli- tiche. Visto da questo punto di vista, il mercato dei futures è un altro tassello aggiunto al ca- stello delle privatizzazioni, affin- ché pezzo dopo pezzo ci abi- tuiamo a considerare l’acqua una merce qualsiasi da fare ge- stire al mercato . Tanto più che il mercato si presenta come il migliore gestore delle risorse scarse. E qui scopriamo che ol- tre all’inganno c’è anche la beffa perché lo stato di crisi profonda in cui si trova l’acqua non è dovuto solo ai cambia- menti climatici, ma anche al so- vrasfruttamento e all’inquina- mento che ha reso l’acqua in- servibile. L’acqua, insomma, è una delle tante vittime di una concezione economica che dando valore solo a ciò che ha prezzo, maltratta tutto ciò che è comune semplicemente perché è gratuito. Ma, ciliegina sulla torta, dopo aver trasformato le risorse abbondanti in risorse scarse, il mercato pretende di essere lui a gestirle, sostenendo di essere l’unico a disporre dei mezzi per farlo. Il mezzo è quello del prezzo, altamente classista, perché dà non a chi ha bisogno, ma a chi ha denaro da spendere. L’unica alternativa possibile è quella di papa Fran- cesco che, al punto 158 della Laudato si’, scrive : «Nelle condi- zioni attuali della società mon- diale, dove si riscontrano tante ingiustizie e sono sempre più numerose le persone che ven- gono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri». Francesco Gesualdi riffa di concessione per il pre- lievo di acqua è passata ap- prossimativamente da 224 dol- lari ogni mille metri cubi, nel 2009, a 446 nel 2015. E, dopo alcuni mesi di retrocessione, nel luglio 2020 la tariffa è tor- nata a impennarsi raggiun- gendo 703 dollari ogni mille metri cubi. L’ACQUA È UN DIRITTO Un andamento che ha attirato l’attenzione degli esperti finan- ziari di Cme i quali si sono con- vinti che l’acqua è ormai en- trata in una fase di scarsità che la destina a un aumento co- stante del prezzo, seppur con lievi contrazioni transitorie in- terpretabili come le classiche eccezioni che confermano la regola. E sono giunti alla con- clusione che i tempi erano ma- turi per avviare un mercato dei futures dedicato all’acqua, per- ché quando i prezzi si fanno in- stabili, emergono due gruppi di attori che si rivolgono al mer- cato dei futures : le aziende commerciali in cerca di mecca- nismi di stabilità e gli specula- tori che sperano di guadagnare dai prezzi in movimento. Così nel dicembre 2020 Cme ha inaugurato il mercato dei fu- tures per l’acqua. Ma l’iniziativa non è piaciuta a tutti. Fra i critici Pedro Arrojo-Agudo, rappre- sentante speciale della Com- missione dei diritti umani delle Nazioni Unite con delega parti- colare all’attuazione del diritto all’acqua potabile. In una nota dell’11 dicembre afferma con forza che «l’acqua non si può quotare a Wall Street alla stre- gua dell’oro o del rame. L’ac- qua è di tutti, è un bene co- mune. È direttamente connessa alle nostre vite e al nostro be- nessere». E ha continuato: «Sul mercato dei futures operano anche banche e fondi specula- tivi che usano i futures come strumento di scommessa. Se il loro interesse dovesse essere quello di spingere il prezzo dell’acqua sempre più su, si as- sisterebbe a una bolla specula- tiva come si ebbe nel mercato dei cereali nel 2008. Se do- scopo commerciale. Con somma gioia di chi gestisce le borse perché l’attività di inter- mediazione rende bene: com- plessivamente nel 2019 Cme ha registrato una media quotidiana di 19 milioni di contratti che le hanno procurato commissioni per quasi cinque miliardi di dol- lari. Detratte le spese e le tasse, i suoi azionisti, principalmente fondi di investimento come Ca- pital Research & Management , Vanguard , BlackRock , si sono spartiti profitti per oltre due mi- liardi di dollari. PENURIA E TARIFFE L’idea di promuovere i futures sull’acqua, a Cme è venuta in mente osservando la penuria di acqua che, da qualche tempo, colpisce la California. Uno dei periodi di maggior siccità è stato quello fra il 2012 e il 2016, durante il quale molte parti della Central Valley sono sprofondate anche di 60 centimetri come ri- sultato della scarsità di piogge e della sete insaziabile di ac- qua da parte degli agricoltori. Per decenni le aziende agricole hanno pompato acqua in ma- niera indiscriminata fino a pro- vocare un tale abbassamento delle falde acquifere da fare sprofondare strade, ponti, edi- fici. Ora lo stato della California ha deciso di proteggere i suoi acquiferi tramite una tripla stra- tegia: migliore irreggimenta- zione delle acque piovane, limiti ai prelievi da parte dei pozzi pri- vati, aumento dei prezzi appli- cati sull’acqua prelevata dai corsi d’acqua superficiali. Il tutto tenendo presente che anche negli Stati Uniti, come in molti altri paesi, le acque di fiumi e la- ghi sono gestiti da autorità pub- bliche che però consentono, a chi ne fa richiesta, di prelevare acqua in cambio di una conces- sione a pagamento. Solitamente le richieste sono avanzate da imprese (siano esse pubbliche o private) che gestiscono i servizi idrici urbani, da industrie e cen- trali elettriche o anche da aziende private che poi riven- dono l’acqua agli agricoltori a scopo irriguo. In California, la ta- Speculazione | Borsa valori | Acqua | Merci R MC

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=