Missioni Consolata - Maggio 2021

I l 25 dicembre in Uruguay si festeggia il giorno della famiglia, la Settimana santa è la settimana del turismo. «La chiesa catto- lica è piccola e povera. E un prete che cammina per strada attira l’attenzione», spiega Eduardo Murias, ex seminarista, funzio- nario pubblico e «fervente cattolico». Nel pae- sito, meno della metà della popolazione si dichiara cattolica, un unicum in un’America La- tina dove il cattolicesimo è sempre stato molto diffuso. «La nascita dell’Uruguay non è frutto dell’evan- gelizzazione dei popoli indigeni, come in altri paesi della regione. I migranti arrivati dall’Europa erano liberali, socialisti e anarchici, riuniti in logge massoniche anticlericali. E inoltre, con la separazione chiesa-stato iniziata a metà Otto- cento, presto la religione divenne un fatto pri- vato e i poteri pubblici pienamente laici. Il presidente José Batlle y Ordóñez canalizzò il libe- ralismo radicale delle classi medie urbane e ac- celerò la laicizzazione dello stato», spiega a MC Juan Pablo Martí, professore di storia economica della Universidad de la Republica, e «cattolico poco praticante, aderente alla Comunidad de Vida Cristiana dei gesuiti». «Qui, essere sacer- dote non eleva a nessuno status particolare. Ri- cordo quando dissi alla mia famiglia e agli amici che volevo essere sacerdote: “Che peccato, che spreco”, mi dissero. Nessuno mi incoraggiò, sem- brava una scelta senza senso», racconta Murias, che ha abbandonato il seminario, ma non la fede. All’opposizione della dittatura Nonostante queste premesse, il cattolicesimo è una delle principali componenti della cultura na- zionale. «L’azione pubblica tra fine ‘800 e inizio ‘900 nasceva dall’impulso dei cattolici: si pensi Qui: l’arcivescovo cardinale Daniel Fernando Sturla durante una messa nella parrocchia della Annunciazione, nel quartiere Cerrito de la Victoria, a Montevideo. A destra: offerta durante una cerimonia dell’Umbanda cele- brata sulla spiaggia Ramírez, a Montevideo. ossier LA CHIESA CATTOLICA Piccola (eppure presente) Meno della metà della popolazione si dichiara cattolica. Eppure, il cattolicesimo è componente essenziale della cultura nazionale. I cattolici sono tra i conservatori, ma anche nel Fronte ampio. E c’erano tra i tupamaros . di FEDERICO NASTASI © Mauricio Zina 44 maggio 2021

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