Missioni Consolata - Maggio 2021

38 La storia del paese si è sviluppata nella relazione, spesso conflittuale, tra Montevideo e l’ interior , tra la metropoli e la campagna. È un paese «ma- crocefalo», afferma Bertola, «con una capitale sproporzionata, per dimensioni e rilevanza, ri- spetto al resto. Già nell’Ottocento, l’urbanizza- zione cresceva rapidamente, poca gente era impiegata nell’agricoltura e nell’allevamento, la maggior parte lavorava nei servizi e nel settore terziario. Abbiamo avuto grandi classi medie prima di avere una grande classe operaia», così Bertola spiega la nascita di una società liberale e moderna per l’epoca. L’espressione politica di queste classi medie, in particolare della borghe- sia commerciale, era il Partido colorado , mentre il Partido blanco , più conservatore, era il riferi- mento degli interessi rurali dell’ interior . Si tratta di due partiti dell’ establishment , ma sono forma- zioni pigliatutto, alternatesi al potere ininterrot- tamente dal 1828 fino al 2004, con la parentesi della dittatura militare 1973-1988. Il conflitto tra i due partiti ha diviso a lungo la società. Ne è un esempio proprio Garibaldi, considerato un eroe dai colorados , per le sue vittorie nella Guerra grande (1839-1851), una guerra civile e internazio- nale, che ha visto blancos e colorados schierati sui fronti opposti. Garibaldi era schierato con i colorados , che ancora oggi espongono un suo ri- tratto nella loro sede e gli hanno dedicato una statua sulla rambla del porto della capitale. Molto dell’Uruguay odierno lo si capisce attra- verso la figura del colorado José Batlle y Ordó- ñez, presidente della Repubblica nel 1903-1907 e nel 1911-1915, che ha lasciato un’impronta ben più profonda di quella dei suoi due governi. A lui si deve la modernizzazione dello stato, i diritti dei lavoratori, dei minori, delle donne, la divisione tra stato e chiesa. La sua eredità, il «battlsimo» (ci si riferisce così all’ala sinistra dei colorados , e ad una tendenza socialdemocratica o anche di sinistra anticlericale) ha marcato a fondo cultura e politica del paesito per tutto il Novecento. Ed è da questa tendenza che sorge il Frente amplio , una coalizione di partiti che, nel 2004, romperà il secolare monopolio blancos-colorados . I cinquant’anni del Frente amplio Il Frente amplio (Fa), di cui quest’anno si cele- brano i cinquant’anni di storia, è un pezzo del mosaico delle stranezze del paesito . Un movi- mento di partiti di sinistra di ogni tendenza, dai democristiani agli ex guerriglieri tupamaro, è anche un modo di essere, un’identità per gli uru- guaiani. In una società altamente politicizzata, dove il voto è obbligatorio, è comune che le per- sone dichiarino la loro adesione politica. E oggi, passeggiando per le strade della capitale, è fre- quente vedere le bandiere tricolore del Fa ai bal- coni dei condomini o i murales con slogan e i volti dei suoi leader. «È un piccolo mistero l’esi- stenza di un soggetto politico così variegato, che unisce culture così diverse. Un po’ si deve al Il Frente amplio ha rotto il monopolio blancos-colorados . “ © Gobierno de Chile ossier

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