Missioni Consolata - Maggio 2021
Due abitanti del paese salgono a bordo e recuperano tele cerate, giacche antipioggia e salvagenti che possono servire. Mi chie- dono di non essere fotografati. Trovo giusto recuperare indu- menti che possono essere an- cora utilizzati. Alcuni turisti si fanno selfie con i barconi come sfondo, altri ancora strappano una luce di emergenza e se la portano via. Intorno, barche a vela ancorate, turisti che pa- gaiano sulla tavola da surf, moto d’acqua che solcano le onde e gente che prende il sole in to- pless sulla spiaggia. «TURISTI» PER FORZA Mi reco poi a Puerto Rico, il pe- nultimo paesino al termine del- l’autopista GC1, unica grande strada che unisce la capitale Las Palmas con il Sud dell’isola. Questa località turistica in mezzo al nulla è costituita da grandi al- berghi e casette a schiera per tu- risti, con relativi servizi come ne- gozi, bar e ristoranti. Quest’anno 2020, l’alta stagione invernale è partita male e prosegue peggio. Solo i pochi turisti europei resi- denti sulle isole, o che vi lavo- rano, sono giunti alle Canarie. Gli alberghi sono vuoti, quindi il go- verno iberico, vista l’emergenza di Arguineguin, ha deciso di riempirli di migranti. Gli hotel Servator, Holiday Club e Ca- nema concedono loro le stanze ma non l’accesso a sala da pranzo, piscina e spazi comuni. La spiaggia di Puerto Rico sem- bra un’arena, circondata sui tre lati da immensi alberghi e strut- ture ricettive di colore bianco. Il quarto lato è il mare. Quattro senegalesi fanno ginna- stica sul bagnasciuga per tenersi in forma, mentre alcuni turisti so- vrappeso li osservano meravi- gliati. Chiacchiero mentre faccio un po’ di ginnastica con loro. Aliou mi racconta che in Senegal facevano i pescatori e lavora- vano sulle stesse barche utiliz- zate per arrivare alle Canarie. Un milione e mezzo di persone vi- vono di pesca, in uno dei mari più ricchi del mondo. Negli ultimi dieci anni la quantità pescata dai locali è diminuita di circa l’80%. I grandi pescherecci provenienti da mezzo mondo svuotano con le loro reti il mare, dopo aver sti- pulato accordi vantaggiosi con i governanti locali. Ai senegalesi restano le briciole. L’ultima volta sono stati in mare tre giorni pescando cinque cas- sette di pesce, mentre pochi anni prima ne pescavano fino a otto volte di più. Hanno quindi deciso di arrivare in Europa per tentare un futuro migliore. Così non potevano sopravvivere. BRACCIALETTI GIALLI Conosco poi Mussa, un ragazzo del Gambia, mentre attraversa col semaforo rosso. Un turista italiano gli urla dall’auto: «Canni- bale! Guarda cosa fai!». Lui mi spiega che non sa cosa sono i semafori: nel suo villaggio in riva al fiume Gambia non ne ha mai visti. * CANARIE - SPAGNA In queste pagine : 27. Barche ammassate in fondo al molo del porto di Arguineguin. 28. Rifugiati che dormono per strada. 29. La crisi degli alberghi senza tu- risti e barca usata dai migranti an- cora piena di oggetti. 30. Giovani senegalesi sulla spiag- gia di Puerto Rico e il campo pro- fughi di Barranco Seco , vicino alla capitale Las Palmas. 31. Migrante sulla spiaggia di Puerto Rico, sullo sfondo dei grandi alberghi trasformati in resi- denza per i profughi, in assenza di turisti. * 30 Maggio 2021 MC
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