Missioni Consolata - Maggio 2021
venditore di tè», fin da ragazzo aveva militato nel Rss, scalando poi i quadri del Bjp fino a diven- tare il governatore dello stato del Gujarat ai tempi del pogrom anti musulmano che nel 2002 ha insanguinato lo stato Nord occi- dentale, facendo oltre duemila morti, quasi tutti musulmani. I Gujarat riots avrebbero scosso profondamente l’opinione pub- blica mondiale. La scintilla che aveva innescato le violenze era stata l’incendio di un treno ca- rico di militanti della causa hindu che stava rientrando proprio da Ayodhya, dove si era tenuto un raduno per la costruzione del tempio di Rama. L’incidente del treno - le cui reali cause non sono mai state appurate - aveva scatenato la furia dei fanatici hindu che hanno messo a ferro e fuoco lo stato in tre giorni di vio- lenze mirate: un vero e proprio pogrom, avallato dalla polizia e dalle autorità politiche dello stato. Modi, accusato di non aver fermato le violenze, sarebbe stato poi prosciolto. Un personaggio così polariz- zante e controverso a capo dell’esecutivo, forte di una legit- timazione enorme, in soli sei anni di governo si è reso artefice di un preoccupante declino delle istituzioni e dei valori democra- tici e costituzionali che sta fa- cendo dell’India un paese molto diverso da quello che abbiamo finora conosciuto e raccontato. Maria Tavernini * * Giornalista indipendente, ha vissuto per diversi anni in India, di cui scrive per «Altreconomia», «TRT World», «Re- set Doc», «Q Code Magazine», «Os- servatorio Diritti», tra gli altri, occupan- dosi di tematiche sociali, diritti umani, questioni di genere e ambientali, nel quadro dei più ampi cambiamenti poli- tico sociali. Nel 2021 ha pubblicato il li- bro No going back , Prospero editore. Qui: 07/03/2002, Ahmedabad, Gujarat, India, una donna la- vora tra le macerie di una casa bruciata. Case e nogozi sono stati danneggiati in seguito agli scontri tra hindu e musulmani. * sacri compiuti dagli estremisti hindu che hanno portato a mi- gliaia di morti, si è consumata una delle pagine più buie della storia dell’India repubblicana. Tutt’oggi una frattura insanabile tra hindu e musulmani. LA CAROVANA DEI FANATICI In quegli anni, il Ram Yath Ratra , il movimento capeggiato dalle organizzazioni della destra hindu, sostenute da Lal Krishna Advani, tra i fondatori del Bjp e allora presidente del partito, mi- rava alla costruzione del tempio del dio Rama ad Ayodhya. Gli hindu reclamavano la terra dove sorgeva la moschea di Ba- bur del XVI secolo, perché consi- derata il luogo natale del dio hindu e perché, a detta loro, il luogo di culto musulmano era costruito sulle rovine del preesi- stente tempio hindu dedicato, appunto, a Rama. Il movimento aveva organizzato un pellegrinaggio di kar sevaks , i volontari della causa hindu: una carovana di fanatici che racco- glieva adepti e seminava vio- lenze al suo passaggio, tanto che Advani era stato arrestato infiammando ancora di più i suoi sostenitori. Quando i militanti avevano rag- giunto Ayodhya, nel dicembre del 1992, il comizio ai piedi della moschea era stato solo il prelu- dio dell’azione: arrampicati sulle cupole, armati di mazze e pic- coni, gli estremisti avevano but- tato giù l’edificio sotto gli occhi della polizia. La demolizione della Babri Masjid aveva poi in- nescato un’ondata di scontri tra hindu e musulmani che avevano portato ad almeno duemila morti. La recente sentenza del 2019, ha chiuso il cerchio: con- cedendo agli hindu quel terreno e dando il via libera alla costru- zione del tempio, ha legittimato di fatto il fanatismo hindu. MODI E IL POGROM DEL GUJARAT Quando nel 2014 l’India ha messo il suo futuro nelle mani di Modi, che prometteva di essere l’uomo del cambiamento, in molti hanno chiuso un occhio sul suo passato: lui, «figlio di un umile * INDIA 14 maggio 2021 MC " Crescono in India leggi anti islamiche, linciaggi pubblici, violenze settarie, arresti di «voci criti- che», e un diffuso clima di impunità tra le squadracce hindu. © Indranil Mukherjee / AFP
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