Missioni Consolata - Aprile 2021
tore, vogliamo condividere con tutta la nostra famiglia missionaria la gioia di un percorso verso la canonizzazione arrivato ormai molto avanti. Si tratta dell’inchiesta diocesana sul «presunto miracolo» della guarigione inspie- gabile di Sorino Yanomami, un indigeno del Catrimani (Roraima, Brasile), per l’interces- sione del beato Giuseppe Allamano. Se l’esito della commissione medica e dei cen- sori teologi sarà positivo, «il miracolo», a quel punto non più presunto, ma certo, verrà pre- sentato a papa Francesco perché, con la sua autorità apostolica, vi riconosca «il dito di Dio» e stabilisca, così, la data della canonizza- zione: giorno in cui anche noi, missionari e missionarie della Consolata, potremo cantare l’alleluia di ringraziamento al Signore. Celebriamo, dunque, fratelli e sorelle, nella gioia e nella lode, questa data del 7 ottobre, e intensifichiamo ancora di più la nostra pre- ghiera perché, con l’aiuto e l’intercessione della Consolata, nostra madre e fondatrice, e delle nostre «due sorelle beate», l’attesa e il desiderio di tutti noi vengano esauditi. In comunione, padre Stefano Camerlengo, superiore generale Imc, suor Simona Brambilla, superiora generale Mc Chiesa, ha vissuto «in grado eroico» le virtù che costellano la vita di ogni credente e disce- polo del Signore. Sì, il Fondatore ha vissuto «eroicamente», ma nel suo stile tutto particolare, mutuato dall’esempio del suo santo zio, Giuseppe Ca- fasso: «Fare bene il bene», cioè con entusia- smo, zelo, passione, sollecitudine, umiltà, mansuetudine, libertà e saggezza… ricordan- doci che il Signore «guarda il cuore» e «vede nel segreto»; che neppure un bicchiere d’ac- qua fresca sarà dimenticato; e che, alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore dato specialmente ai bisognosi e agli ultimi. Quale emozione proviamo, allora, pensando che già due nostre sorelle hanno percorso, come l’Allamano, questo cammino di ordina- ria santità: suor Irene, «madre tutta misericor- dia», e suor Leonella, «donna del dono e del perdono», raggiungendo ambedue la stessa «beatitudine» del Padre Fondatore, straordi- narie nell’ordinario. Ma accanto a loro, non possiamo dimenti- care tanti nostri fratelli e sorelle che, senza ti- toli particolari o fama diffusa, hanno servito il Vangelo e la Missione in semplicità di cuore, operosità di vita, amore concreto ai poveri, di- ventando così portatori di consolazione e di pace. Forse con alcuni/e di loro abbiamo con- diviso le fatiche e le gioie dell’apostolato mis- sionario; ricordandoli ora, ci accorgiamo che sono stati «i santi/e della porta accanto - come ama ripetere papa Francesco - che vivono vi- cino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio». Tra di essi, anche il nostro «confonda- tore», Giacomo Camisassa, che ricorderemo particolarmente nell’anno 2022, nel centenario della sua morte. Associamo, allora, ai nostri «tre beati» anche loro, conservandone nel cuore una grata me- moria, facendo tesoro del loro esempio e della loro fraterna intercessione, contenti di averli avuti come compagni di strada, fratelli/sorelle nella stessa «vocazione missionaria consola- tina». Ricordando e celebrando la prima tappa del cammino verso la santità del nostro Fonda- 77 aprile 2021 MC Piazza san Pietro ricolma di pellegrini nel giorno della beatificazione di Giuseppe Allamano. *
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