Missioni Consolata - Aprile 2021
52 aprile 2021 MC * MYANMAR © Ju Peng / Xinhua / AFP per cinque decenni tennero la nazione sottomessa ai loro as- surdi voleri: questi hanno viag- giato e studiato all’estero, hanno tessuto rapporti con diplomazie e imprenditori di tutto il mondo, hanno vissuto la rivoluzione so- ciale che, in quest’ultimo decen- nio, ha trasformato il paese. Ma, pur essendo più disponibili dei predecessori ai compromessi e al dialogo, non sono immuni da rigurgiti totalitaristici. In Myan- mar, così come nella vicina Thai- landia, il confine tra dittatura e democrazia è alquanto labile. IL RUOLO DEL TATMADAW Per governare un paese etnica- mente frammentato in miriadi di lingue, culture, fedi, economie, società, ci vuole un’istituzione forte e trasversale. Dispiace am- metterlo, ma l’unica organizza- zione in grado di rappresentare tutte queste tendenze è proprio il Tatmadaw . Del resto, la stessa Aung San Suu Kyi non ha mai negato la necessità di avvalersi dei militari per governare. Sin dal suo primissimo comizio, tenuto nel 1989, la Lady ha sempre detto chiaramente che una Bir- mania senza il Tatmadaw (peral- tro fondato da suo padre) non avrebbe potuto esistere. Questo è il nodo più nevralgico e problematico della democrazia birmana: una nazione che, per mantenere la propria unità, deve poggiarsi sulle forze armate sarà sempre caratterizzata da estrema fragilità. Per questo ha bisogno di un leader non solo forte e autorevole, ma anche po- liticamente capace di gestire i delicatissimi equilibri esistenti tra il parlamento e l’esercito. Il primo più o meno rappresentativo delle forze democratiche, il se- condo necessariamente forte per intervenire con determina- zione ogni qual volta l’unità del paese venga messa in pericolo. LA SIGNORA E IL GENERALE Nel Myanmar del 2021 si sono venuti a confrontare due leader capaci di rappresentare queste identità: Aung San Suu Kyi e Min Aung Hlaing. La prima è soste- nuta dal voto popolare ed è a capo di un partito, la «Lega na- zionale per la democrazia» (Lnd), che detiene la maggioranza as- soluta nella camera dei rappre- sentanti (258 seggi su 440). Il se- condo è comandante delle forze armate, un generale a cinque stelle, uomo duro che ha speso otto anni della sua carriera nello stato dello Shan entrando in conflitto con il Myanmar national democratic alliance army , la coalizione di eserciti etnici che controllavano il commercio del- l’oppio e quello, ormai più reddi- tizio e sicuro, delle metanfeta- mine. Due personalità che, seppur dif- ferenti per formazione professio- nale, provenienza famigliare e idee politiche, sono molto simili " Il Tatmadaw , l’esercito birmano, è l’unico soggetto in grado di garantire l’unità del paese.
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