Missioni Consolata - Aprile 2021

terra e per questo sono svenuta. Mio figlio di quattro anni si è messo in piedi, davanti al co- mandante, e con autorità l’ha minacciato e gli ha detto di smettere di picchiare la sua mamma». Sicuramente il tempo trascorso fuori dalle file della guerriglia, quando era in carcere, i corsi di studio e il contatto con altre persone hanno fatto pensare Isabel. È forte il desiderio di non collaborare più con il movimento guerrigliero. Non può scappare perché il figlio di sedici anni è sequestrato. L’ha dovuto lasciare nella fattoria come garanzia che sarebbe ritornata. Le chiedo: perché, dopo il carcere, sei tornata in questo territorio? «La mia famiglia è qui, dove po- tevo andare? Sono uscita di prigione che non avevo assolutamente niente. Sono venuta da mia sorella che vive come guerrigliera civile in un pae- sino del fiume Mecaya con un guerrigliero che, ogni tanto, la viene a trovare». I colloqui, il ritorno, la scomparsa In attesa dei militari andiamo a pranzo. Nel po- meriggio Isabel mi vuole mostrare quello che ha comprato per il figlio e mi ringrazia. All’ora stabilita inizia l’incontro con i due militari della base aerea. A un certo punto, uno esce per confermarmi che il dialogo è iniziato, ma Isabel non ha voluto dare il suo numero di telefono. Mi domanda se posso fare da intermediario con il mio cellulare, e naturalmente accetto. La conver- sazione dura sino alle sei del pomeriggio. Alla fine, i militari mi dicono che vi sarà un nuovo incontro però ancora non sanno quando. Il giorno dopo, mercoledì, mi chiamano e mi di- cono che ci troveremo quello stesso giorno o il successivo ma che, in ogni caso, devo attendere una conferma. Nel pomeriggio Isabel viene in parrocchia mentre mi trovo in un incontro. Vado a parlarle. È preoc- cupata perché ancora non la chiamano, e insiste a chiedermi di vedere il vescovo. Tramite il mio cel- lulare la metto in contatto con i militari. Nel frat- tempo parlo con il vescovo, che la incontra poco dopo. Isabel gli chiede una benedizione e gli affida i suoi due figli se dovesse succederle qualcosa. Ha piena fiducia nella Chiesa perché, nella sua vita, è stata aiutata con mons. Castro. Una storia che sembra ripetersi. Giovedì mi richiamano i militari perché contatti la muchacha per continuare il dialogo. L’appunta- mento è per le nove del mattino. Isabel non mi ri- sponde. Nel frattempo arriva il vice colonnello. Isabel chiama. Arriva dopo qualche minuto. La 49 aprile 2021 Hanno firmato questo dossier: ANGELO CASADEI - Missionario della Conso- lata, è in Colombia dal 2005. Ha lavorato nel Caquetá, oggi è a Solano, nel Putumayo. MAURICIO A. MONTOYA VÁSQUEZ - Laureato in filosofia e storia, docente in varie università colombiane, è coordinatore del progetto «100 preguntas y respuestas para comprender el conflicto colombiano» e curatore del saggio «Voces por la verdad», Editorial Universidad pontificia bolivariana, 2020. PAOLO MOIOLA - Giornalista, redazione MC. FOTO DELLE COPERTINE - Febbraio 2021: musicista al cimitero di Buenaventura (Valle del Cauca), importante città portuale caratte- rizzata dalla lotta tra gruppi armati per il con- trollo del narcotraffico (pag. 35; foto Luis Robayo / AFP); deforestazione illegale nel parco La Macarena, dipartimento del Meta, settembre 2020 (pag. 50; foto Raul Arboleda / AFP). Archivio MC ● Paolo Moiola, Colombia: Contro l’odio la scommessa del perdono , agosto 2018; ● Paolo Moiola, La pace bussa due volte. Incontro con mons. Luis Augusto Castro, maggio 2017; ● Paolo Moiola (a cura di), Colombia. Un paese alla ricerca della pace , dossier, novembre 2016. Video su YouTube ● Mauricio A. Montoya Vásquez, 100 preguntas y respuestas para comprender el conflicto colombiano , 2018; ● Paolo Moiola, La paz llama dos veces. Incontro con mons. Luis Augusto Castro , 2017. Prossimamente ● Leonel Narváez Gómez IMC, Naturalización de la violencia y odios heredados. El caso de Colombia , 2021. conversazione si protrae sino alle cinque del po- meriggio. In seguito i militari mi chiamano e mi dicono che si è creata una certa fiducia e, quindi, continueranno il contatto. Venerdì mattina presto Isabel mi chiama e mi av- visa che cercherà di viaggiare in giornata per rien- trare alla finca dove ancora si trova il figlio più grande. È lui la ragione per la quale lei fa ritorno in foresta. Durante il suo viaggio, Isabel mi invia vari mes- saggi Whatsapp . Dopo quel giorno, non ho più sa- puto nulla. Angelo Casadei «Sono uscita di prigione che non avevo nulla». “ Colombia. La pace teorica

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