Missioni Consolata - Aprile 2021
S olano (Caquetá). Siamo in piena no- vena della festa patronale Nuestra Se- ñora de la Mercedes (Nostra Signora della Misericordia), che ricorre il 24 di settembre. Lunedì 21 settembre arriva in canonica una donna (la chiamerò Isabel) con un bambino di quattro anni, mezz’ora prima dell’eucaristia delle 18,00. «Padre, provengo dal villaggio Yurilla che è lungo il fiume Mecaya - mi dice -. La prego, deve aiutarmi a mettermi in contatto con i militari della Forza aerea». «Nella finca (fattoria) dove vivo, ci sono 24 ra- gazzini dai 12 ai 14 anni che le Farc-Ep stanno ad- destrando alla guerra. Quattro di loro sono gravemente feriti. Vi è stato un violento scontro con il gruppo Sinaloa (potente cartello di narco- trafficanti messicani, ndr ) lungo il fiume Putu- mayo un po’ più in giù della nostra finca ». «Uno dei ragazzi mi ha chiesto di cercare un sa- cerdote e chiedergli aiuto. Sono qui a Solano perché ho dei seri problemi ginecologici e il me- dico, dopo la visita, mi ha indirizzata a Florencia per degli accertamenti più approfonditi, ma non posso andarci finché non avrò l’autorizzazione del comandante Danilo. Vivo qui nel Mecaya dall’inizio dell’anno con mia sorella. Lei è la mo- glie di un comandante delle Farc». «Un giorno è venuto Danilo e mi ha imposto di essere parte del movimento. Avevo due possibi- lità: o m’inserivo come guerrigliera militare o col- laboravo come guerrigliera “civile”. Vedendomi costretta, ho deciso per questa seconda scelta». «Mi ha proposto di andare con lui in un loro cen- tro per fare da cuoca a sessanta persone promet- tendomi che mi avrebbe dato 750mila pesos il mese (circa 170 euro, ndr ), e la possibilità di poter uscire dalla finca ogni due mesi». «Non ho ancora visto un soldo e sono quattro mesi che sono chiusa in quel posto». «Prima di trasferirmi nel Mecaya sono stata quattordici anni in prigione. Ero stata condan- nata a trentacinque anni ma, per buona condotta e per i vari corsi a cui ho partecipato, mi hanno condonato gli anni rimanenti». «Padre, io voglio salvare questi ragazzini: me l’hanno chiesto e, come le ripeto, quattro sono fe- riti gravemente e hanno bisogno di cure imme- diate. Per favore mi metta in contatto con il colonnello della base aerea, e anche con il ve- scovo. Con lei e con loro, attorno a questo tavolo, posso indicare il luogo preciso dove si trova la finca di addestramento delle Farc. Devo parlare velocemente con la Forza aerea perché intervenga immediatamente, domani potrebbe essere troppo tardi! Nella Farc ho fatto parte dell’équipe di stra- tegia militare, quindi sono in grado di dare le co- ordinate dove si trovano i ragazzi. Mi aiuti, padre». «Isabel - le rispondo -, mi lasci pensare questa notte per vedere cosa fare, e domani ci senti- remo». Mi dà il suo numero di cellulare, anche se mi dice che è senza caricabatterie. Contatto con il «personero» Non dormo tutta notte con il pensiero di quei ra- gazzini. Devo e dobbiamo fare qualcosa. Ne parlo con il vescovo Joaquin che mi suggerisce di met- tere Isabel in contatto con il « personero » (figura giudiziale dello stato presso la quale chiunque, anonimamente, può fare ricorso per eventuali de- nunce soprattutto quando sono violati i diritti umani, ndr ). Alle otto contatto la segretaria che mi dà il suo numero. Gli telefono subito e mi dice che sarà li- bero alle nove. Chiamo Isabel che viene nell’uffi- cio della parrocchia per continuare il dialogo. La aggiorno dicendole che ho parlato con il ve- scovo e che la cosa migliore è metterla in contatto con il personero. Isabel insiste però che vuole par- lare con un colonnello della Forza aerea per inter- venire immediatamente. Ha anche delle esigenze pratiche: «Padre, mi può prestare il caricabatterie. Inoltre, sono rimasta senza soldi. Mia sorella mi ha dato 50mila pesos (11 euro, ndr ), ma li ho spesi per l’alloggio e la cena per me e il mio bambino. Questa mattina, quando sono uscita dalla casa dove abbiamo dor- di ANGELO CASADEI IL RECLUTAMENTO FORZATO Storia di Isabel, guerrigliera per forza Reclutata, arrestata, condannata, liberata e ancora reclutata. In questo cammino disperante, Isabel ha trovato l’aiuto della Chiesa. Eppure, oggi è scomparsa di nuovo, persa nel gorgo di un conflitto infinito. 47 aprile 2021 Colombia. La pace teorica
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