Missioni Consolata - Aprile 2021

45 aprile 2021 caqueteño e da aiuti di alcuni benefattori sia co- lombiani che di altri paesi». Insiste che gli parli del progetto, però di nuovo chiedo che mi dica a quale progetto si riferisce. Alla fine, gli suggerisco: «Il progetto cambio cli- matico?». Annuisce. «Il nome completo è “Mi- glioramento sostenibile della situazione socio-economica e ambientale della popolazione amazzonica nelle regioni del Caquetá e Putu- mayo”. È appoggiato dalla Cooperazione tedesca e dalla Caritas tedesca, ed è coordinato dalla Pa- storale sociale colombiana». «Sosteniamo 60 famiglie della zona, con sup- porto tecnico nell’area agroforestale e con un adeguato allevamento del bestiame nei pascoli. Ne deriva quindi un lavoro anche di formazione al lavoro comunitario e impegno politico». A Dúver però queste informazioni non bastano: vuole sapere l’ammontare in denaro degli aiuti economici che arrivano. Minaccia che, se non gli darò l’informazione, parlerà con il vescovo. Per evitare di esporre mons. Joaquin gli dico che «più o meno il progetto ha una base di appoggio Qui sopra: membri dell’esercito colombiano presentano i corpi (in sacchi) di tre dissidenti delle Farc uccisi du- rante uno scontro ai confini con l’Ecuador (dicembre 2018). | A sinistra: un disegno raffigurante Marulanda, fondatore delle Farc-Ep, morto nel 2008. «Padre, sa quanti líderes sono stati assassinati per aver aperto gli occhi al popolo?». di 200 milioni di pesos colombiani (50mila euro, ndr ) all’anno per un periodo di tre anni». Dúver commenta: «Pensavo molto di più!». Dall’età di 12 anni nella guerriglia Dopo aver raggiunto il suo obiettivo, la conversa- zione si apre a vari argomenti. Gli chiedo: «Da quanto tempo si trova nelle Farc?». «Da quando avevo 12 anni. Sono originario del Caguán. Ho vissuto nella regione del Meta. Ora vivo in que- sto territorio, in una zona tra il fiume Caquetá e il fiume Caguán». Domando: «Quando finirà questa guerra che dura da più di 60 anni?». «Quando - risponde - il popolo aprirà gli occhi e avrà in mano il potere». «Ma come pensate di arrivare al potere?», insisto io. «L’unica soluzione sono le armi. È il linguag- gio più chiaro per farsi capire, sentire, e rispettare anche se noi tuteliamo la giustizia a favore della comunità». «Le racconto, padre, che, poco tempo fa, un grande proprietario terriero ha venduto una grandissima finca (fattoria). Noi gli abbiamo chiesto una percentuale ma lui ci ha negato il denaro. Lo abbiamo processato davanti al po- polo ed abbiamo lasciato decidere alla stessa co- munità che lo ha graziato». E continua: «Padre, © Carlos Ayala / AFP “ Colombia. La pace teorica

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