Missioni Consolata - Aprile 2021

dialogo. Ricordo che una volta a Kirkuk, dove è stato vescovo, mi sono trovato a una cena di Sako con tutti i capi religiosi e politici della zona. Tutti erano venuti con la scorta, con tanto di kala- shnikov. A un certo punto nel sa- lone è andata via la luce. Al buio, con tutti questi capi l’uno contro l’altro armati, ho avuto paura. Ma non è successo niente. Sako mi aveva detto che quei capi sarebbero andati volentieri alla cena da lui, perché da soli non sarebbero mai riusciti a in- contrarsi. Sako faceva da media- tore, da punto di riferimento. L’incontro del papa con al ‐ S ī st ā n ī è conseguenza di questo cam- mino. È un messaggio per l’Iraq e per il mondo: i capi dialogano». IL VIAGGIO E LA PANDEMIA In un suo intervento su «La Civiltà cattolica», Antonio Spadaro dà un’interpretazione forte a questo primo viaggio del papa dopo i mesi di stop dovuti alla pande- mia. Scrive: «Il viaggio in Iraq si AL-SĪSTĀNĪ, SAKO E IL PAPA Nella prima bozza di programma del viaggio, la tappa di Najaf per l’incontro con il novantenne lea- der sciita non era prevista. Fin da subito, il cardinal Sako si è speso perché venisse inserita. Il suo auspicio era quello che i due leader firmassero il docu- mento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi, firmato il 4 febbraio 2019 da Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al- Tayyeb, punto di riferimento per l’islam sunnita. Il papa avrebbe così avuto, in qualche modo, an- che un ruolo di mediazione tra l’islam sciita e l’islam sunnita. Il tempo a disposizione per ma- turare un passo così importante, però, non era sufficiente. Ciò non toglie che l’incontro sia stato un evento fruttuoso con possibili risvolti futuri: «Presto ci reche- remo in Vaticano per assicurarci che questo dialogo continui, si sviluppi e non si fermi qui», ha detto, infatti, dopo la visita pa- pale Sayyed Jawad Mohammed Taqi Al-Khoei, uno degli espo- nenti di spicco del mondo sciita iracheno, segretario generale dell’Istituto Al-Khoei di Najaf. Don Renato Sacco ci racconta che lo stesso Sako si trova a svolgere quotidianamente un ruolo di mediazione tra le di- verse fedi ed etnie irachene: «Da sempre, fin da quando era par- roco a Mosul, Sako crede nel deve inquadrare in questa emer- genza sanitaria dello spirito come missione della Chiesa in quanto “ospedale da campo”. Il luogo ideale per porre la tenda di questo ospedale è la piana di Ninive». E prosegue: «Il Ponte- fice ha identificato in questi mesi [...] un chiaro punto focale della sua missione: la fratellanza umana, per la costruzione della quale le religioni possono offrire un “prezioso apporto” […]. Per questo ha deciso di ripartire da Baghdad». La chiesa «ospedale da campo» trova nella lotta alla pandemia il simbolo di una pos- sibile lotta delle fedi religiose unite per il bene comune nella fratellanza umana. «Condivido molto quello che scrive Spadaro», dice il coordi- natore nazionale di Pax Christi. «Il motto del viaggio in Iraq era il versetto di Matteo che dice “Voi siete tutti fratelli”, scritto in cal- deo, arabo, inglese e curdo. Andare in Iraq accanto alle vit- time, recitare l’angelus a Qara- qosh, un luogo di sofferenza e di speranza, ha voluto dire sce- gliere da che parte stare. Il viaggio poi è stato un sostegno anche per chi lavora lì nel silen- zio accanto ai profughi, alle vit- time della violenza, a chi ritorna nelle proprie case e le trova di- strutte, e continua a farlo, a chi lotta per la pace». Luca Lorusso A MC A RCHIVIO MC: ● Valentina Tamborra, Iraq: la rivolta e la speranza, agosto 2020. ● Angelo Calianno, I sopravvis- suti (alla follia dell’Isis). Repor- tage da Kirkuk , maggio 2019. ● Angelo Calianno, Le bombe non conoscono religione. Repor- tage da Mosul , aprile 2019. ● Marta Petrosillo, Ricostruire dopo l’Isis. Il ritorno dei cristiani nella piana di Ninive , aprile 2019. ● Simone Zoppellaro, Kurdistan: Orgoglio Kurdo. Reportage dal Kurdistan iracheno , dossier, luglio 2017. ● Simone Zoppellaro e Paolo Moiola, Popolazioni perseguitate: Yazidi , dossier, marzo 2017. 31 aprile 2021 MC " La lotta alla pandemia è il simbolo della lotta delle fedi religiose unite, per il bene comune, nella fratellanza umana. enno.lenze / flickr.com

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