Missioni Consolata - Aprile 2021

Il viaggio apostolico di Francesco: i risvolti religiosi, politici e sociali SUI FIUMI DI BABILONIA IRAQ MC A Un viaggio in sospeso fino all’ultimo, in una terra gravida di violenze, in dialogo con leader religiosi, politici e civili, e con le ferite di un popolo. La fratellanza umana cercata nella culla della ci- viltà. Il papa in Iraq secondo due esperti del paese. di LUCA LORUSSO 26 aprile 2021 MC dove c’è Mosul, l’antica Ninive convertita da Giona. È anche la terra di Nabucodonosor e dell’e- silio: “Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion” (Sal 137). Infine, è la terra di Ur dei Caldei, di Abramo. In un paese che ha visto guerre coperte da motivazioni religiose, sancire un dialogo di religione e non una guerra di religione è stato estremamente importante». TERRA DI PERSECUZIONE Francesco è stato il primo papa a visitare l’Iraq. Ha realizzato un sogno che era stato già di Gio- vanni Paolo II, che sarebbe vo- luto andarci nel 2000. Centro del suo viaggio è stato l’incontro LA TERRA DI UR DEI CALDEI «Dopo la prima guerra del Golfo del 1991, e la seconda del 2003, sull’Iraq c’è stato il silenzio per troppo tempo, fino all’arrivo del- l’Isis nel 2014». Don Renato Sacco, parroco di Cesara (Vb), è coordinatore di Pax Christi Italia, legato all’Iraq e amico del cardi- nale Louis Raphaël I Sako, dal 2013 patriarca della chiesa cal- dea a Baghdad, fautore del viag- gio apostolico e in particolare dell’incontro tra Francesco e il grande ayatollah ʿ Al ī al ‐ Husayn ī al ‐ S ī st ā n ī a Najaf, città santa del- l’islam sciita. «L’Iraq è la mezza luna fertile, il paradiso terrestre della Genesi, la terra dei monasteri del Nord, «S e Dio è il Dio della vita, e lo è, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace, e lo è, a noi non è le- cito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell’amore, e lo è, a noi non è lecito odiare i fra- telli». L’appello di papa France- sco alla pace, al dialogo e alla fratellanza umana, non è nuovo. Ma ha avuto una forza speciale durante il suo viaggio in Iraq dal 5 all’8 marzo scorso. Già da tempo il pontefice voleva visitare il paese dei due fiumi, la terra di Ur dei Caldei dove nac- que Abramo, padre della fede per ebrei, cristiani e musulmani, e finalmente ci è riuscito. In mezzo alla tempesta della pandemia, il suo primo viaggio dopo più di un anno, papa Ber- goglio l’ha compiuto là, dove la tradizione colloca l’Eden, il giar- dino bello e fertile della prima coppia umana, oggi mosaico di etnie e religioni e campo di bat- taglia bagnato dal sangue di troppi conflitti. Qui: 7 marzo 2021, papa Francesco, accompagnato dall’arcivescovo cattolico caldeo di Mosul, Najib Michaeel Moussa, vicino alle rovine della chiesa siro-cattolica dell’Immacolata Concezione (al-Tahira-l-Kubra), nella città vecchia di Mosul. * © Vincenzo Pinto / AFP

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