Missioni Consolata - Marzo 2021
scovi nigeriani chiesero ai sacer- doti delle zone più a rischio di la- sciare le proprie diocesi. Padre Jo- seph scelse di restare con i propri fedeli nonostante, racconta, «fossi stato minacciato per ben due vol- te e avessi visto persone uccise e tagliate a pezzi». Il sacerdote oggi è sempre più convinto della bontà della sua scelta perché «credo che questi attacchi contro la co- munità cristiana non cancelleran- no la fede del nostro popolo». «La tensione ci accompagna sempre così come la paura di essere ucci- si o rapiti in ogni momento. Ma so- no più di dieci anni che viviamo sotto questa persecuzione e ab- biamo deciso di restare e di vivere con coraggio, rispondendo con le armi del bene al male e alla violen- za di Boko Haram. Armati solo del- la preghiera spesso elevata per la conversione dei nostri persecutori. Non cerchiamo il martirio, ma il ma- le va guardato negli occhi e al ma- le bisogna resistere con la fede e il bene e dire: basta. Fuggire non serve - ribadisce il sacerdote -. Co- loro che hanno dato la propria vita per la fede erano uomini e donne come noi. Se andiamo via, che te- stimonianza daremo? Restare qui ci ha aiutato a rafforzare la nostra fede. Ed è ciò che vedo nei volti di tanta gente che viene in chiesa. Più siamo perseguitati più la no- stra fede si rinvigorisce». (Sir) BRASILE NOVIZIATO AMAZZONICO I n linea con le riflessioni del Sino- do dei Vescovi per l’Amazzonia e con il processo di ristrutturazio- ne della loro presenza nelle Ame- riche, i missionari della Consolata hanno deciso di trasferire a Manaus il loro noviziato continen- tale, attivo da più di 20 anni a Buenos Aires, in Argentina, spo- standosi quindi nel Brasile setten- trionale, al centro della Panamaz- zonia. L’avvio di questa nuova tap- pa missionaria, nel quartiere di Santa Etelvina, alle porte della città, è avvenuto lo scorso 6 gen- naio, festa dell’Epifania del Signo- re. Con l’apertura della comunità del noviziato, inizia il 2021, il cui protettore, per i missionari della Consolata, è l’argentino san José Gabriel Brochero. «Il trasferimento del noviziato continentale a Ma- naus vuole essere un segno e una sfida per l’Imc nel continente. È il desiderio di esprimere e far batte- re il nostro cuore missionario e i- dentificarci sempre di più con l’A- mazzonia, con la sua gente, le sue cause e il suo futuro», spiega p. Luiz C. Emer, superiore della Re- gione Brasile. «La decisione di of- frire questa esperienza ai giovani in formazione in una congregazio- ne che lavora in Amazzonia dal 1948, rappresenta l’ennesimo sfor- zo per “amazzonizzare” il cuore e camminare come la Rede Eccle- siale Pan-Amazônia - Repam ». Anche la Repam ha appena spo- stato la sua sede da Quito, in E- cuador, a Manaus. (Fides) R MC * * Maiduguri (Nigeria): don Joseph Bature Fidelis. * Costa d’Avorio con i poveri N el Nord della Costa d’Avo- rio sorge una missione composta da due parroc- chie (Dianra e Dianra Village) e da un centro pastorale (a Sononzo). Fondata nel 2001 dai missionari della Consolata, si estende su un territorio di 3.009 Km 2 ed è abi- tata da circa 100mila persone, il 3% delle quali cattoliche e il 7% cristiane. La maggioranza della popolazione è musulmana o se- guace della religione tradizionale. Tutti hanno patito sofferenze e privazioni a causa di un conflitto durato quasi dieci anni: il Nord della Costa d’Avorio è rimasto in mano ai ribelli dal 2002 al 2011 e per tutto questo tempo sono mancati i funzionari statali, in- clusi medici e insegnanti. «Qui si vive in condizioni di grande po- vertà, la denutrizione infantile è diffusa, il tasso di analfabetismo è il più alto del paese e anche quello di mortalità materna e neonatale è molto elevato», rac- conta p. Matteo Pettinari: 39 anni, missionario della Consolata che dal 2011 guida la missione in- sieme a due confratelli. In que- st’area del paese l’81% della po- polazione è analfabeta, per que- sto sono stati avviati alcuni centri di alfabetizzazione che propon- gono lezioni serali. I missionari, oltre a gestire il centro sanitario «Giuseppe Allamano» cui si affi- dano i 10mila abitanti di undici villaggi, hanno promosso anche un progetto di microcredito desti- nato alla popolazione femminile: a beneficiarne sono attualmente duecento donne che sono riuscite ad aprire piccole attività com- merciali. «Il personale impegnato nelle nostre attività non è costi- tuito solo da cattolici: vi sono an- che musulmani e seguaci della religione tradizionale», aggiunge p. Matteo. «Riteniamo impor- tante coinvolgere l’intera popola- zione e promuovere il dialogo in- terreligioso che, in questo conte- sto sociale, è sostanzialmente il dialogo della vita ossia la prossi- mità, l’intesa serena che lega le persone di diversa fede nella quotidianità e nel lavoro». (Osservatore Romano) Dianra (Costa d’Avorio): p. Matteo Pettinari con alcuni bambini che frequentano il catechismo parrocchiale. * 9 marzo 2021 MC
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