Missioni Consolata - Marzo 2021

DALLE SALE ALLO STREAMING Immagini e storie Dopo un anno di Covid, l’industria del cinema è in serio affanno, ma non il desiderio di produrlo e di fruirne. E di storie da scoprire e dalle quali lasciarsi coinvolgere ce ne sono molte. PRENDI LO SCHERMO E MANGIA MC R librarsi film di Sante Altizio 81 marzo 2021 MC CINEMA, ANNO BUIO S crivere di cinema in piena emergenza sani- taria suona stonato, che più stonato non si può. Il 2020, per chi ricava il proprio reddito da ciò che si proietta sul grande schermo, è stato un anno a dir poco terribile. Dopo un inizio che faceva spe- rare in un anno da record, la chiusura forzata delle sale cine- matografiche, iniziata a marzo, e ancora in corso mentre scri- viamo, ha sancito un crollo del 90% degli incassi rispetto al 2019. Un dato empirico su tutti: il profilo twitter di Cinetel, che monitora il box office italiano, ha cinguettato l’ultima volta il 9 marzo 2020 così: «05/03-08/03 -95,41% vs stesso weekend 2019. Dal 1° gennaio +5,43% ri- spetto anno precedente». È trascorso un anno da allora, e oggi siamo alle macerie per esercenti, attori, sceneggiatori, registi, case di produzione, di- stributori. Se poi leggiamo questi numeri da Torino, dove vivo, tutto as- sume il tono del grottesco. Per ricordare il ventennale del Museo del Cinema alla Mole An- tonelliana, e la nascita della Film Commission Torino Piemonte, la capitale dei Savoia, avrebbe do- vuto celebrare la settima arte con «Torino, città del cinema 2020». Un anno di eventi già programmati. In giro ci sono ancora dei mani- festi affissi e dimenticati. Uno scenario apocalittico. BOTOX Eppure qualcosa si è mosso, e qualcosa vale la pena segnalare come segno di speranza per il futuro prossimo del cinema. Prendiamo il Torino Film Festi- val (Tff), per giocare ancora in casa. Dal 20 al 28 novembre si è celebrata la sua edizione nu- mero trentotto. Ovviamente in streaming , ed è andata benis- simo. Oltre 18mila biglietti venduti e 133 film in programma. Incasso superiore ai 100mila euro. Insomma: la voglia di cinema è immune al virus. C’è luce in fondo al tunnel. Al Tff, che rimane una delle più importanti vetrine del cinema in- dipendente d’Europa, ha vinto Kaveh Mazaheri, un giovane re- gista iraniano, al suo esordio su palcoscenici importanti. Il suo film si intitola Botox , è una storia familiare a tinte thriller. Per la critica, ci troviamo di fronte a un talento degno dei Fratelli Coen. Per alcuni, e credo con ragione, Botox è un Fargo , girato tra le fredde mon- tagne iraniane. Il cinema iraniano non lo si sco- pre oggi, ma con Botox arriva l’ennesima conferma: là dove la vita è più difficile, la libertà in pericolo, l’espressione artistica repressa, nasce il cinema mi- gliore. Il sito specializzato MyMovies segnala che il film di Mazaheri non è ancora disponibile in streaming, ma lo sarà presto. Di sale, ovviamente, non si parla. La locantina del film Botox del regista iraniano Kaveh Mazaheri, vincitore della trentottesima edizione del Tff (Torino film festival) del novembre scorso. *

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