Missioni Consolata - Marzo 2021

ha amministrato 20 miliardi di dollari dei circa 35 destinati al- l’aiuto allo sviluppo nel bilancio americano. Il grosso dei flussi finanziari della Cina a sostegno dello sviluppo è sempre stato e continua a es- sere costituito non dal cosid- detto aiuto pubblico allo svi- luppo (Aps, o Oda nell’acronimo inglese), ma da quelli che, nella classificazione dell’Ocse, si chia- mano altri apporti del settore pubblico (Oof, Other financial flows ). Sono transazioni che comprendono una percentuale di dono - cioè di fondi che non devono essere restituiti al dona- tore - inferiore a quella che l’Ocse richiede per classificarli come aiuto @ e operazioni finan- ziarie bilaterali che hanno princi- palmente uno scopo di facilita- zione delle esportazioni. Se- condo Aiddata, questi flussi ci- nesi sono stati pari a 216,3 mi- liardi di dollari complessivi fra il 2000 e il 2014, mentre quelli de- gli Usa sono stati di 28,1 miliardi. L’AMMINISTRAZIONE BIDEN I primi atti del nuovo presidente americano Joe Biden per quanto riguarda la cooperazione inter- nazionale sono stati di decisa rottura rispetto alla precedente R R MC 67 marzo 2021 MC estero del ministero del Com- mercio a fare da coordinatore, ma i progetti e gli interventi veri e propri venivano affidati a nu- merosi ministeri e istituzioni fi- nanziarie cinesi, generando così una dispersione delle responsa- bilità sulla gestione dei fondi e notevoli difficoltà di coordina- mento. Se, da un lato, Cidca ha effettiva- mente un ruolo centrale nella definizione della strategia e nella formulazione dei progetti, oltre che nel monitoraggio di lungo termine alla fine degli interventi; la gestione dei fondi e le fasi centrali della progettazione ri- mangono al ministero del Com- mercio. Per il momento, quindi, l’agenzia appare come la faccia della cooperazione cinese da mostrare ai partner internazionali più che l’ente che effettivamente organizza e gestisce i fondi dell’aiuto. Per farsi un’idea del ruolo di Cidca basta pensare che i fondi su cui ha contato nel 2019 sono stati, secondo Brookings , l’equi- valente di 18 milioni di dollari, a fronte dei 2,63 miliardi ancora gestiti dal ministero del Commer- cio per aiuto allo sviluppo. Nello stesso anno Usaid, l’agenzia per la cooperazione degli Stati Uniti, © AfMvvC / Cereda Noé Antonio amministrazione. Biden ha ordi- nato il rientro degli Usa nel trat- tato di Parigi sul clima e ha an- nullato il ritiro dall’Organizza- zione mondiale della sanità @ . Tuttavia, secondo Devex , piat- taforma online che si occupa di sviluppo @ , alcune iniziative lan- ciate dall’amministrazione Trump hanno buone probabilità di rimanere in piedi, a comin- ciare dalla riforma di Usaid e dalla Development finance cor- poration (Dfc), l’ente che usa fondi pubblici per sostenere gli investimenti privati americani in paesi a basso e medio reddito. La Dfc, spiega Daniel Kilmann del Center for a new American security @ disporrà di più risorse, rispetto agli enti che l’hanno preceduta, per «stimolare la par- tecipazione del settore privato nei progetti all’estero» e va uti- lizzata in modo efficace se si vuole competere con la Cina e la sua iniziativa nota come Nuova via della seta. Ma, pun- tualizza Devex , i sostenitori della cooperazione ritengono anche fondamentale assicurarsi che siano le esigenze dello sviluppo e non gli interessi economici e di politica estera a guidare la stra- tegia della Dfc. Chiara Giovetti

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=