Missioni Consolata - Marzo 2021
direttore generale, un alto funzio- nario cinese si è recato in Came- run per annunciare la cancella- zione di 78 milioni di dollari dal debito del paese africano con Pechino. Un mese dopo il candi- dato camerunese alla direzione della Fao si è ritirato, facendo so- spettare a molti osservatori un le- game fra i due eventi. Il secondo fattore è la confusa e maldestra gestione della vicenda all’interno dell’amministrazione Trump, dove si è consumato uno scontro fra i funzionari più vicini all’ex presidente - cristallizzati sull’appoggio a un candidato de- bole come l’ex ministro dell’agri- coltura georgiano Davit Kirva- lidze - e i funzionari più aperti a considerare altri profili da soste- nere. Il terzo fattore è stato la mancanza di collaborazione, se non l’aperta ostilità, fra gli Usa di Trump e i paesi europei, compatti invece nel sostegno alla candi- data francese, l’agronoma Cathe- rine Geslain-Lanéelle. «La leadership cinese non è in- trinsecamente cattiva», ha spie- gato a Foreign policy kristine Lee, del centro studi Center for a new American security , «in una certa misura, gli Stati Uniti do- vrebbero essere contenti che Pe- chino stia cercando di assumersi maggiori responsabilità nelle or- ganizzazioni internazionali. Il pro- blema è che sta abusando di questa responsabilità. I funzionari cinesi riferiscono a Pechino e prima di tutto servono gli inte- ressi ristretti del Partito comuni- sta cinese, invece di promuovere veramente il multilateralismo e rafforzare la trasparenza e la re- sponsabilità alle Nazioni Unite». L’AIUTO CINESE E LA NUOVA AGENZIA Secondo le stime dell’Ocse, l’or- ganizzazione per la coopera- zione e lo sviluppo economico, nel 2018 la cooperazione allo svi- luppo internazionale della Cina ha raggiunto 4,4 miliardi di dol- lari, in calo rispetto ai 4,8 miliardi del 2017. Un miliardo e quattro- cento milioni sono andati alla cooperazione multilaterale, cioè alle banche di sviluppo regio- nale, specialmente la Banca asia- tica d’investimento per le infra- strutture (Aiib), e alle agenzie delle Nazioni Unite @ . Il dato Ocse è inferiore a quello fornito dall’Agenzia per la coope- razione giapponese, secondo la quale l’aiuto (stimato) della Cina è aumentato da 5,1 miliardi di dol- lari nel 2015 a 5,9 sia nel 2018 che nel 2019. L’aiuto sarebbe co- stituito da donazioni bilaterali e prestiti senza interessi per circa la metà, mentre un quinto an- drebbe in prestiti agevolati del governo cinese ai paesi benefi- ciari e il restante 30% in contri- buti alle organizzazioni interna- zionali @ . Il dato più alto è quello calcolato dal sito Aiddata, che considera però anche gli impegni dichiarati ( commitments ) e non soltanto i fondi effettivamente sborsati; se- condo Aiddata l’aiuto cinese è aumentato da un miliardo e 300 milioni del 2000 ai 6,9 miliardi del 2014, con una punta di quasi 14 miliardi nel 2009. Nel quindi- cennio, quindi, la Cina avrebbe fornito aiuti allo sviluppo per 81 miliardi. Nello stesso periodo, il dato per gli Usa - principale do- natore mondiale - è di 366 mi- liardi di dollari @ . La China Africa research initiative (Cari) della Johns Hopkins University pre- senta invece cifre più basse, che vanno dai poco più di 600 milioni del 2003 ai 3 miliardi del 2019 @ . Il motivo delle discrepanze tra i dati delle diverse ricerche è che la Cina non riporta i propri dati a nessun ente internazionale e tutte le stime si basano dunque su complesse ricostruzioni che raccolgono e incrociano i dati pubblicati da ministeri, amba- sciate, aziende, banche e altri enti cinesi con quelli messi a di- sposizione dalle agenzie Onu e da altre organizzazioni alle quali la Cina contribuisce. Tutte le stime dell'aiuto cinese, comun- que, puntano nella direzione di una crescita decisa. Inoltre, la Cina ha creato nell’a- prile 2018 l’Agenzia cinese di cooperazione internazionale per lo sviluppo (Cidca). Secondo di- verse analisi, fra cui quelle del centro di ricerca Brookings @ e del Centro per lo sviluppo glo- bale @ , l’agenzia è nata con lo scopo di riorganizzare e dare maggiore coerenza alla coopera- zione allo sviluppo cinese. Fino al 2018 era l'ufficio per l’aiuto cooperando 66 MC © AfMC / Benedetto Bellesi
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