Missioni Consolata - Marzo 2021

ordine», prosegue Bartoli. Il problema è ciò che avviene nella transizione tra il vecchio e il nuovo ordine. Si pensi al passaggio tra il regime fascista e la Repubblica italiana, nella transizione tra il vecchio potere e la costituente, la resistenza diede vita ad atti extralegali (ad esempio, Mus- solini appeso per i piedi a piazzale Loreto), fin- ché, tramite la Costituzione repubblicana, furono reinventate le regole, i principi della comunità e nacque una nuova legittimazione. «ll momento di transizione da un ordinamento a un altro, è il vero scoglio per i filosofi del diritto poiché av- viene uno spiazzante sovvertimento del rapporto tra fatti e norme. In tempi di ordinaria ammini- strazione, la legge giudica i fatti e decreta se questi siano legittimi o meno. In tempi di pro- fonda crisi politica, il rapporto tra regole e realtà si inverte. Sono i fatti che imperiosamente det- tano legge alla legge, che determinano l’abroga- zione e la sostituzione dei poteri fino ad allora vigenti», spiega Bartoli. Tornando al Cile, il caso è un unicum poiché il parlamento e il governo - i soggetti titolari dei poteri costituiti - hanno ceduto alla possibilità che si avvii una nuova fase costituente, ma hanno trovato la maniera di indirizzare il potere costituente, mantenendo il controllo della situa- zione, attraverso l’«Accordo per la pace e la nuova Costituzione» firmato a novembre 2019. È piuttosto scontato che i custodi dello status quo 40 marzo 2021 L’Assemblea costituente avrà una perfetta parità di genere. “ © Archivo General Histórico del Ministerio de Relaciones Exteriores, Chile se funda un país», i suoi studi sul paese. La ricer- catrice siciliana ha visitato il Cile durante la ri- volta e ha potuto fare esperienza di quella felicità pubblica di cui parlava Hannah Arendt, che nasce dalla scoperta collettiva che ciò che esiste può essere messo in discussione, tentando una riconfigurazione della comunità tramite la comunità stessa. La differenza, spiega Bartoli, è che la felicità privata si gusta solo quando l’og- getto del desiderio è stato conquistato, mentre la felicità pubblica è un processo. L’improvviso moltiplicarsi di iniziative di mobilitazione, resi- stenza e dibattito in Cile si può spiegare con il fatto che le persone abbiano assaporato l’inat- teso piacere dell’agorà. Lo sforzo di trasformare il mondo in un posto migliore è gratificante già in corso d’opera, durante la lotta per raggiungerlo. «Così, la percezione improvvisa (o l’illusione) che posso agire per cambiare la società in meglio, e che inoltre posso unirmi ad altri con lo stesso obiettivo è, in tali circostanze, piacevole in sé. Per assaporare questo piacere non è necessario che la società venga effettivamente trasformata nel breve periodo: è sufficiente agire come se il cambiamento fosse possibile», ragiona l’autrice. Lo slogan «Chile despertó» è una maniera per descrivere questo insight collettivo: l’eccitante scoperta che la realtà non è un copione già scritto dalle autorità, ma qualcosa di cui si può divenire artefici insieme ad altri. Il titolo del libro della professoressa Bartoli - Qui si fonda un paese - riprende quello di un’espe- rienza di teatro di cittadinanza ideata da un gruppo di giovani attori cileni. La performance, che dura un giorno intero, invita gli spettatori a inventare insieme la bandiera, l’inno, le regole, i principi, i diritti e i servizi di uno stato immagina- rio. «Quando ho chiesto a quei ragazzi e a quelle ragazze come era venuta loro in mente questa idea, mi hanno risposto: “Reimmaginare insieme il paese che vorremmo abitare è esattamente quello che stiamo provando a fare adesso qui in Cile”», racconta Bartoli. Un processo costituente sui generis Il processo cileno è interessante anche perché mostra le contraddizioni e le relazioni tra poteri costituiti e il potere costituente. I poteri costituiti sono, nel caso cileno, tutto ciò che era ricono- sciuto come legittima autorità fino allo scoppio della rivolta del 2019: il governo, i carabineros , il parlamento, la Costituzione del 1980. Il potere costituente è invece Plaza de la Dignidad, una potenza distruttrice del vecchio assetto e crea- trice di quello venturo. Esso è, per definizione, indisciplinato ed extralegale. «Nei cambi di si- stema, chi si impadronisce del potere costituente stralcia le vecchie norme e permane in una di- mensione priva di legge, finché una nuova Costi- tuzione non verrà emanata e, con essa, il nuovo ossier

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