Missioni Consolata - Marzo 2021
provvisorio si è dimesso e Moise ha creato il proprio Cep (nell’ot- tobre scorso) che non risponde alla normale procedura, non ha un consenso tra le istituzioni ed è dunque illegale, non avendo neppure prestato giuramento di fronte alla Corte di cassazione. Terzo: la Costituzione, per es- sere riformata, prevede un iter complesso di modifica, con di- versi passaggi in parlamento, a cavallo tra due legislature. Moise invece ha creato un comitato di redazione, «composto da amici suoi», sottolinea padre Jean- Yves, ai suoi ordini, incaricato di redigere un progetto di Costitu- zione. Questo sarà votato dal popolo al referendum e divente- rebbe dunque valido, nei pro- grammi del presidente, entro maggio. Anche questo procedi- mento è illegale. Come è possi- bile tutto ciò? Una spiegazione ce la può dare Jaques Stephen Alexis, grande scrittore, medico e uomo politico haitiano (1922- 1961), quando diceva che Haiti è il paese del « Réalisme Merveil- leux » (realismo meraviglioso). Gotson Pierre tenta di spiegarci. «Con il referendum costituzio- nale, Moise vuole modificare la Costituzione, ma violando la Co- stituzione attuale. È la prima volta dal 1987, quando è stata promulgata, che chi detiene il potere osa metterla di lato. Ci sono stati i colpi di stato, ma la Costituzione è stata sempre menzionata, e si parlava di ri- torno all’ordine democratico. Ma con Moise, siamo fuori dalla Co- stituzione, e lui agisce senza av- vertire, senza un discorso: dice “creiamo un comitato per fare una nuova costituzione”, e que- sto senza contattare nessuno. È pura arbitrarietà». Inoltre, si conoscono già le grandi linee della nuova carta fondamentale: «Si ha l’impres- sione che questa Costituzione l’abbia già pensata: massimi po- teri al presidente, soppressione del primo ministro, il parlamento diventa unicamerale, eliminando il senato. Siamo in una grande riforma istituzionale, portata avanti in maniera informale, e tutto è fatto dall’esecutivo da solo». Il rischio per lo stato è dunque elevato, continua il giornalista: «Il referendum consacrerà l’insieme dei decreti che sono già stati pubblicati sui diversi settori della vita pubblica. Cancellerà tutte le acquisizioni democratiche del 1986 in materia istituzionale. Da circa un anno siamo in questo processo». QUALCUNO NON È D’ACCORDO L’opposizione politica e gli altri settori della società haitiana cosa dicono? «Il movimento po- polare era più forte nel 2019, aveva bloccato il paese durante diverse settimane», ricorda pa- dre Urfié, riferendosi al cosid- detto « paylock », ovvero il blocco totale del paese nell’autunno di quell’anno, causato da diversi settori della società che prote- stavano contro la corruzione del presidente e il suo entourage nell’affare Petrocaribe: aiuti ve- nezuelani ad Haiti dirottati nei forzieri di pochi. * HAITI Qui: polizia armata a Port-au- Prince, durante la manifestazione del 15 gennaio 2021. Sopra: il presidente Jovenel Moise, in visita alla centrale elettrica a Cité Soleil, nella capitale Port-au-Prince (dicembre 2019). * * 22 marzo 2021 MC © Valérie Baeriswyl /AFP © Valérie Baeriswyl /AFP
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