Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

zare le unioni meticce (bianchi con indigeni) e mulatte (bianchi con neri) come parte integrante della costruzione sociale del ter- ritorio andino-amazzonico; di rafforzare le esperienze della guardia indigena, contadina e afro come protezione dell’Amaz- zonia e dei processi comunitari. Tra gli obiettivi prioritari la Carta di Mocoa vede la promozione della «Dichiarazione universale sui diritti dei fiumi» e sull’intangi- bilità dei bacini, sorgenti d’ac- qua, fiumi e foreste nei territori dell’Amazzonia, per evitare gli impatti negativi delle attività estrattive, agroindustriali, idroe- lettriche e delle vie navigabili transnazionali. Viene inoltre sottolineata l’esi- genza che nessun territorio amazzonico sia dichiarato «di- stretto minerario», rispettando il suo status di soggetto di diritti come riconosciuto dalle norma- tive nazionali e internazionali per la protezione e la cura dell’A- mazzonia. Il manifesto chiede di promuo- vere campagne e richieste inter- nazionali per comminare san- zioni legali e sociali contro le im- prese che violano i diritti umani. Domanda agli stati coinvolti di ratificare e attuare l’accordo di Escazú (firmato da 24 paesi lati- noamericani nel 2018, ma ancora inapplicato) per la protezione della natura e dei suoi difensori. Chiede altresì di favorire azioni che promuovano la consapevo- lezza ambientale in seno alle va- rie società. La Carta di Mocoa chiede, infine, agli stati di riconoscere i «diritti della natura». LE DIREZIONI DELLA STORIA Discorsi interessanti e spesso af- fascinanti, ma - volendo leggere con occhi critici - si tratta forse di un elenco eccessivamente lungo e ambizioso, con proposte a volte troppo generiche, a volte ripetitive. La filosofia di fondo espressa nel manifesto è però totalmente condivisibile e riassunta nelle poche righe di quest’appello: «Tutto indica che abbiamo perso l’orizzonte della vita ed è neces- sario recuperarlo con urgenza. Ecco perché l’appello a tornare alle origini, alle nostre radici ter- ritoriali e culturali, a correggere in profondità le direzioni che la storia ha preso, in particolare in Amazzonia». Correggere il cammino della sto- ria è un programma impegna- tivo, ma dimostra che c’è ancora qualcuno che non si arrende ai vari Bolsonaro, alle imprese mi- nerarie, agli sfruttatori, agli inva- sori. Qualcuno che ha ancora vo- glia di combattere per difendere l’Amazzonia e le proprie scelte di vita. Paolo Moiola * COLOMBIA Sotto: un ragazzo, probabilmente figlio di un ribeiriño , su una canoa nelle acque intorbidite del Rio delle Amazzoni. * gennaio-febbraio 2021 MC 60 © Paolo Moiola Nessun territorio amazzonico dovrebbe essere dichiarato «distretto minerario». "

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