Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

52 gennaio-febbraio 2021 MC Ford, oggi Ted Turner, Mark Zuckerberg, Warren Buffett e, soprattutto, Bill e Melinda Gates. «Non dimentichiamoci - ci ri- corda l’autrice - che i miliardari di oggi sono figli di un’econo- mia senza freni, giocatori di una partita senza regole che si sono arricchiti in maniera strabiliante attraverso una globalizzazione che ha prodotto la disegua- glianza che abbiamo sotto gli occhi. Persone che sono riu- scite ad arricchirsi con i mono- poli brevettuali, con evasione ed elusione fiscali. E portando molto delle loro ricchezze nei paradisi fiscali». La loro «bontà» (le virgolette sono necessarie) è riferita alle elargizioni benefiche in favore della collettività mondiale, in particolare nel campo della sa- lute. Tutto sarebbe lodevole se non si basasse su fondamenta errate (il sistema economico neoliberista) e non finisse per frenare ogni possibile cambia- mento. È il filantrocapitalismo e, più precisamente, il suo lato oscuro. «Il filantrocapitalismo - spiega Nicoletta - è quella forma parti- colare di filantropia che usa mo- delli, strumenti, valori del mer- cato e dell’impresa per spin- gerli, promuoverli e imporli an- che nell’agenda sociale, nell’a- genda dei diritti. Business e fi- lantropia diventano dunque un tutt’uno e la filantropia diviene la continuazione del business con altri mezzi. Nel filantrocapi- talismo si annulla pertanto il confine tra profit e non profit». * MONDO DAL DONO ALLA FILANTROPIA DEL SISTEMA «La mia è una denuncia di chi fa della filantropia una forma di esercizio egemonico. Di chi è riuscito a impossessarsi anche dell’ultimo fortino rimasto in- denne dalla logica capitalista: quello del mondo della solida- rietà e del dono. Quelli cioè che riescono a capitalizzare da un territorio che è fondativo del- l’essenza umana. Dono e solida- rietà fanno infatti parte di tutte le culture. Invece, queste per- sone sono riuscite a cambiarli geneticamente, facendone pro- lungamenti del loro potere eco- nomico e imprenditoriale. Su questi soggetti io rivolgo la mia attenzione. Li chiamo “sacer- doti” perché costoro portano avanti una religione di mercato vera e propria. Quando costoro intervengono, non guardano mai all’origine del problema, loro trovano sempre una solu- zione tecnica, biotecnologica, imprenditoriale. La loro idea è di creare mercati per i poveri, cosa che non tocca le cause dei pro- blemi. Sono dei dirottatori e agi- scono - appunto - con un fare religioso. E attorno a loro c’è un’aura di venerazione da parte di molti governi, soprattutto del Nord del mondo». Osserviamo che filantropia sa- rebbe un termine positivo fin dalla sua etimologia: «amore verso l’uomo» o, per usare la definizione del dizionario Trec- cani, «disposizione d’animo e sforzo atto a promuovere la feli- cità e il benessere degli altri». «Occorre - precisa Nicoletta - di- stinguere tra filantropia e que- sta forma filantrocapitalista. C’è una filantropia che fa cose me- ravigliose, vocata magari ad azioni più piccole, sostenendo realtà che afferiscono ai diritti umani. C’è della filantropia che è stata fatta con della ricchezza meramente imprenditoriale. Penso ad alcune organizzazioni tedesche come la Rosa Luxem- burg Foundation o la Heinrich Böll Foundation . Il mio non è un attacco a tutta la filantropia. Tutt’altro. C’è molta buona filan- tropia, anche negli Stati Uniti». I PASSAGGI STORICI Per arrivare all’attuale muta- zione genetica della filantropia, ci sono state tappe storiche ab- bastanza delineate: negli anni Ottanta, la fase di massima espansione della globalizza- zione; tra il 1999 e il 2001 (con le manifestazioni a Seattle e Ge- nova) un tentativo di reazione da parte della società civile; dal 2000 al 2019 la progressiva perdita di centralità delle orga- nizzazioni multilaterali (Onu, Who, ecc.); nel 2020 l’arrivo della pandemia che ha rove- sciato il tavolo e che può ridise- gnare il mondo (in peggio o in meglio). «Per me il problema è la frago- rosa assenza di regole del © Marc Smith In alto: una sede della fondazione di Bill e Melinda Gates. | A destra: Bill Gates durante una conferenza della Gavi Alliance, una delle sue numerose creature. * " Il filantrocapitalismo non è dono né solidarietà. È business fatto con altri mezzi.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=