Missioni Consolata - Dicembre 2020
tiere principale era distante dalla città di Tete, dove si trovano le materie prime - e anche alcuni rallentamenti causati dalla pan- demia di Covid-19, che ha reso più complicato lo svolgimento dei lavori. La costruzione delle casette è terminata il 1° luglio 2020, riferiva ancora il vescovo. Le famiglie hanno partecipato attivamente a tutte le fasi della realizzazione del progetto, collaborando se- condo le loro possibilità e ade- rendo a una raccolta fondi locale per contribuire alla copertura di alcune spese. Anche la comunità ha collaborato offrendo manodo- pera non qualificata. Il costo della costruzione di ogni casa è stato 2.500 euro, per un totale di 30mila euro. CORONAVIRUS, IL CICLONE PLANETARIO A metà marzo di quest’anno i no- stri missionari in Africa e America Latina, hanno iniziato a inviare i primi brevi aggiornamenti sulla situazione dei contagi nei rispet- tivi paesi, e sulle prime misure adottate dai governi per conte- nere la diffusione del nuovo co- ronavirus. siva era intorno ai 5.100, una proporzione di 8,6 per 100mila abitanti, mentre la Germania ne aveva poco meno di 34 @ . Un reportage di Reuters del maggio scorso segnalava che i tre giganti del continente afri- cano - Nigeria, Etiopia ed Egitto - disponevano di 1.920 posti in te- rapia intensiva a fronte dei loro complessivi 400 milioni di abi- tanti e che vi erano spesso di- screpanze fra i dati ufficiali e la reale capacità delle terapie in- tensive sul campo. L’Uganda, ad esempio dichiarava di avere 268 letti disponibili, ma secondo Arthur Kwizera, professore di anestesia e terapia intensiva all’Università di Makerere, vicino alla capitale Kampala, meno di un quarto avevano effettiva- mente il personale e gli stru- menti per funzionare @ . LA RISPOSTA SANITARIA ALLA PANDEMIA A fine aprile, grazie alla genero- sità di alcuni donatori, sono dun- que partiti i primi aiuti per tre delle strutture sanitarie dei mis- sionari della Consolata in Africa: l’ospedale di Neisu, in Repub- blica democratica del Congo, e i centri sanitari di Dianra e Maran- dallah, in Costa d’Avorio. A partire da maggio, poi, diversi centri sanitari e missioni in Kenya, Uganda, RD Congo e Co- sta d’Avorio hanno ottenuto fondi messi a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana, che ha distribuito un totale di circa 9 milioni di euro per 541 progetti in tutto il mondo. Questi contributi hanno per- messo di realizzare intense e ca- pillari campagne informative, da un lato, e di acquistare masche- rine, guanti, disinfettanti, pulsos- simetri, dispositivi per l’ossige- noterapia, bombole di ossigeno, abbigliamento protettivo per il personale sanitario, termometri a infrarossi e altro materiale ne- cessario per far fronte all’emer- genza. R Solidarietà | Informazione | Aiuto | Covid-19 | Ciclone Idai | Sostegno a distanza MC R 77 dicembre 2020 MC Al di là dei numeri, che la scorsa primavera non erano ancora molto elevati nei due continenti, è apparso subito evidente che in paesi come quelli subsahariani o nelle zone amazzoniche di Bra- sile e Colombia, l’unico modo realistico per tentare di reagire efficacemente alla pandemia era fare prevenzione, cioè contra- starla diffondendo informazioni, disinfettante e dispositivi di pro- tezione per evitare il contagio. Le strutture sanitarie, infatti, non avrebbero mai potuto reggere l’impatto di un numero elevato di pazienti e il tempo e le risorse per adeguare o costruire ospe- dali erano chiaramente insuffi- cienti. «La maggioranza dei paesi nel continente», ammoniva l’Orga- nizzazione mondiale della sanità (Oms) lo scorso maggio, «non ha la capacità di gestire molti pa- zienti Covid-19 in condizioni criti- che. Secondo un’indagine ba- sata sui rapporti presentati dai 47 paesi membri della Regione Africa dell’Oms, i letti in terapia intensiva sono in media nove per milione di abitanti», meno di uno per centomila: in Italia a inizio pandemia i posti in terapia inten- In queste pagine: Tete, Mo- zambico. Ricostru- zione delle case per chi ha perso tutto nel ciclone Idai ( foto di mons. Dia- mantino Antunes ). *
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