Missioni Consolata - Dicembre 2020

E ra il 3 aprile del 2019 quando padre Sandro Faedi, missionario della Consolata in Mozambico e all’epoca amministratore apo- stolico della diocesi di Tete, scri- veva @ : «Qui è stato un disastro. Alluvioni come ho vissuto a Vi- lanculos nel 2000», anno in cui un’ondata di maltempo come non si vedeva dagli anni Cin- quanta del secolo scorso e un successivo ciclone, provocarono 800 vittime e oltre mezzo milione di sfollati. Nel 2019 il bilancio è stato di poco diverso: 603 morti e 400mila sfollati, causati dal ci- clone Idai, che ha raggiunto l’a- rea della grande città costiera di Beira con vento fra i 180 e i 220 chilometri orari e ha colpito con piogge intense (200 millimetri in 24 ore) le province di Sofala, Ma- nica, Zambézia, Tete e Inham- bane @ . A Tete, continuava il racconto di padre Sandro, «centinaia di fami- glie, si dice 860, sono state prese di sorpresa durante la notte, e hanno salvato a mala- pena la vita. Casa, oggetti, uten- sili, tutto alla malora. I morti… non si sa, forse una quarantina». RICOSTRUZIONE DOPO IL CICLONE Insieme a padre Diamantino Guapo Antunes, superiore dei missionari in Mozambico che di lì a poco sarebbe diventato ve- scovo di Tete, padre Faedi ha identificato un gruppo di dodici famiglie di Nkondezi, un villaggio vicino a Tete particolarmente col- pito dalle alluvioni. Grazie a do- natori privati negli Usa. nell’aprile del 2019 e, a inizio 2020, al con- tributo della mostra di Solidarietà degli Amici di Missioni Consolata a Torino. è stato possibile racco- gliere i fondi grazie ai quali le case di queste famiglie sono di nuovo in piedi. «La costruzione delle case», scri- veva lo scorso ottobre monsignor Antunes (diventato vescovo il 12 maggio), «è iniziata il 15 settem- bre 2019 dopo la cerimonia di benedizione della prima pietra. Un’azienda locale ha svolto il la- voro sotto la mia supervisione. Non tutte le case sono state co- struite a Nkondezi come previsto. Gravi situazioni di povertà urbana e solitudine degli anziani ci hanno spinto a sostenere la co- struzione di case nella periferia della città di Tete, colpita an- ch’essa dagli effetti del ciclone Idai». Monsignor Antunes segnalava un leggero ritardo rispetto ai tempi previsti per completare le case: ci sono state infatti delle difficoltà nel procurarsi cemento - il can- Nel corso di quest’anno abbiamo sostenuto diverse famiglie del Mozambico nel loro lavoro di ricostruzione delle case distrutte dalle alluvioni e dal ciclone Idai del 2019. Abbiamo poi assistito i nostri missionari impegnati a mitigare gli effetti della pandemia e rafforzato il nostro programma di sostegno a distanza. Vi raccontiamo il nostro 2020 al servizio degli ultimi reso possibile dalla generosità di tutti voi. cooperando MC R LA RUBRICA DI MISSIONI CONSOLATA ONLUS Il nostro 2020 di solidarietà di Chiara Giovetti www.missioniconsola taonlus.it 76 dicembre 2020 MC

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