Missioni Consolata - Dicembre 2020

59 dicembre 2020 MC Fotoreportage dal campo profughi più grande d’Europa MORIA È BRUCIATA Dopo la devastazione del campo profughi nell’isola di Lebo, cambierà qualcosa per i migranti? GRECIA MC A Incontro alcuni abitanti che an- cora riempiono sacchi neri con quello che sono riusciti a salvare dalle fiamme. Poco più avanti, due ragazzi afghani sono saliti su un ulivo e stanno cercando di tagliare dei cavi dell’alta ten- sione per costruire delle corde per trainare le loro «slitte» con a bordo il poco che gli è rimasto. L’ESODO INTRAPPOLATO Fuggendo dal rogo, gran parte dei migranti si è diretta in verso Mytilini, il principale centro dell’i- sola di Lesbo ( foto 2 ). La strada però è stata bloccata dalla poli- zia greca che non voleva che ar- I l campo di Moria sull’isola di Lesbo, il più grande d’Eu- ropa arrivato a contenere circa 20mila persone a ini- zio 2020, è stato per anni un pe- riferico limbo in cui l’Europa ha parcheggiato i migranti, permet- tendo solo a pochi di completare l’iter di richiesta di asilo politico. Moria è andato a fuoco il 9 set- tembre 2020. Gli abitanti del campo hanno perso il poco che avevano e sono fuggiti per non perdere anche la vita. Sembra che ad appiccare il fuoco siano stati i migranti stessi. Nel campo erano stati individuati 35 casi di Covid-19, e per questo Testo e foto di ALBERTO SACHERO 1 motivo era ogni giorno più blin- dato, fino alla completa chiusura. Alcune persone hanno quindi dato fuoco alle tende, per evi- tare di essere rinchiusi a tempo indeterminato. MORIA BRUCIATA Arrivato sull’isola di Lesbo mi reco a vedere cosa resta di Mo- ria ( foto 1 ). Dopo cinque giorni dall’incendio, un forte odore di ulivi carbonizzati e plastica bru- ciata aleggia ancora nell’aria. Ovunque tende bruciate, letti, bi- ciclette, bottiglie di acqua in pla- stica e ogni tipo di effetto perso- nale. Tutto andato in fumo.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=