Missioni Consolata - Dicembre 2020
rale di Bunia, ospita circa dieci- mila sfollati in stragrande mag- gioranza di etnia Hema. Nel Site2, nato poco dopo su un ter- reno messo a disposizione dalla Diocesi di Bunia, ce ne sono quasi novemila. È la Ong congolese Lasi ( Ligue anti-sida en Ituri ), diretta dal pa- store Ignaci Bingi, ad aver rice- vuto dal governo provinciale l’incarico di gestire gli aiuti al Site1 elargiti dal Pam (Pro- gramma alimentare mondiale) e Oxam ( Oxford committee for fa- mine relief ). Per distribuire me- glio le derrate alimentari, il pa- store ha personalmente diviso il campo in dieci blocchi, facendo eleggere dalla comunità un rap- presentante per ogni blocco. «Gli sfollati mi riferiscono tutto ciò che non va nel campo in modo che io possa portare le loro rimostranze a chi di dovere. È gente esausta, che ha perso tutto ciò che aveva, incattivita. Una bomba a orologeria in- somma». A occuparsi invece del Site2 sono Caritas Congo e Unicef (Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia). Di scuole non ce ne sono e così l’unico spazio aggre- gativo che i bambini possono frequentare è un piccolo centro costituito da quattro pareti di le- gno all’interno delle quali alcuni animatori li intrattengono con balli e canti. «Tantissimi dei no- stri sfollati sono minori - dice Clementine Pelosi, funzionaria Unicef - e tantissimi sono orfani perché i loro genitori sono stati uccisi durante gli scontri». I due campi sono un distillato di atrocità. Testimonianze verbali e testimonianze visibili sulla loro pelle. La storia di Grace e Ra- chel appartiene a queste ultime. Non lascia molto spazio alla fan- tasia. Due bambine, sorelle, ri- spettivamente di undici e due anni. Da pochi giorni sono uscite dal reparto di chirurgia dell’Ospedale generale di Bu- nia, dove erano state condotte due mesi prima in fin di vita. A raccontarcela è loro zia Char- lotte: «I Lendu hanno attaccato Tchee, il nostro villaggio. Hanno violentato davanti agli occhi di Grace e Rachel la loro madre, mia sorella. Sempre davanti ai loro occhi hanno ucciso i loro genitori e i tre fratelli più grandi. I Lendu, non soddisfatti, si sono divertiti coi machete. Hanno ta- gliato parte del braccio sinistro di Grace e l’hanno ferita alla nuca. Poi sono passati a Rachel. L’hanno squarciata da guancia a guancia e da orecchio a orec- chio. Io ho già i miei figli a cui badare, come posso sfamarle? Sapete che nessuno le sposerà in queste condizioni?». Grace è appoggiata alla sua spalla men- tre Rachel dorme tranquilla- mente tra le sue braccia. Accanto a me un casco blu ben- galese. Ha gli occhi lucidi. Infila in tasca a Grace una merendina. Si è fatto buio, dobbiamo an- dare. Luca Salvatore Pistone * RD CONGO Qui: un’anziana si registra nel campo di sfollati Site1, nei pressi di Goma. Sotto: una ragazza congolese, vit- tima di violenza. * * 22 Dicembre 2020 MC Archivio MC • Marco Bello, Pigmei, sempre nomadi , MC 10/2019. • Giusy Baioni, Quando il «Re» decide di lasciare , MC 11/2018. • Mario Ghirardi, Mukwege, il medico che ripara le donne , MC 04/2018. • Gianluca Iazzolino, Kinshasa la bella , MC 07/2016.
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