Missioni Consolata - Dicembre 2020

trici per farle firmare pile di scar- toffie. «Per porre un freno a questo crimine bisogna combat- tere l’impunità di cui godono gli stupratori, coinvolgere maggior- mente i politici e gli investitori stranieri per mettere fine al sac- cheggio delle materie prime e, quindi, ai conflitti per il sotto- suolo che dilaniano il nostro Congo. Occorre anche capire che gli stupri non distruggono solo il fisico di chi li subisce, ma l’intera società. Le donne, dopo essere state abusate, vengono considerate colpevoli per ciò che è successo loro: vengono ripudiate dai mariti e i figli re- stano abbandonati a se stessi». Sfvs si assume le spese per la ri- parazione chirurgica di fistole retto-vaginali, dei test per l’Hiv e dei trattamenti per malattie ses- sualmente trasmissibili. Ha isti- tuito venti consultori dove ven- gono invitate sia le vittime che i loro familiari, allo scopo di far capire a questi ultimi che la «go- gna» perpetrata anche da loro non è la via giusta. La sezione per la difesa legale fa pressioni presso le Corti, dinanzi alle quali vengono portati i casi delle donne stuprate, e ha avviato un’intensa campagna per la creazione di tribunali che si oc- cupino esclusivamente di vio- lenze sessuali. IL DOLORE È mezzogiorno. Può avere inizio il douleur (dolore), come Justine chiama l’orario dei colloqui dello psicologo del centro con le vit- time di violenza sessuale. Provengono tutte dalla zona di * RD CONGO " Per capire come le cose vanno in Congo, bisogna parlare con le donne. 18 MC

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