Missioni Consolata - Ottobre 2020

78 amico ottobre 2020 MC confine di spazio e di tempo, ma quale tipo di rete, di relazione ci fa davvero felici? 1 a PARTE: COMPETIZIONE O COLLABORAZIONE L’animatore introduce l’incontro con un gioco che spingerà i ra- gazzi a passare da un’azione volta al solo interesse perso- nale, a un’azione collettiva in vi- sta del bene di tutto il gruppo. Arraffa arraffa L’animatore divide i ragazzi in gruppi di 8-10 persone ciascuno. Il gioco verrà eseguito da un gruppo per volta: mentre un gruppo gioca, gli altri osservano. I giocatori si dispongono attorno a un tavolo sopra il quale l’ani- matore mette un certo numero di fermagli (pari al numero dei giocatori moltiplicato per due, più altri due: 2n+2): se i giocatori sono 10, i fermagli sul tavolo sa- ranno 22 (10x2+2). Vince il ragazzo che riesce per primo a prendere dal tavolo il I l tema dei Nuovi stili di vita conclude il percorso attra- verso i tre sogni di papa Francesco espressi nell’e- sortazione Querida Amazonia . Dopo il tema del land grabbing , per il sogno sociale e quello del- l’interculturalità per il sogno cul- Tema: nuovi stili di vita. Obiettivo: favorire un processo di conoscenza delle problematiche ambientali e di analisi dei propri comporta- menti e del loro impatto sull’ambiente. Durata dell’incontro: 2h circa. Destinatari: dai 14 anni in su. Materiale: pc e proiettore, tavolo, una scatola di graf- fette, cartelloni. Amico mondo DI GONZALO SALCEDO E FELICIA ROMANO COMUNITÀ MISSIONARIA DI VILLAREGIA Querida Amazonia Un sogno ecologico Ecco il terzo dei tre schemi d’incontro per animare gruppi giovanili a partire dall’esorta- zione apostolica «Querida Amazonia», e dai tre sogni del papa: sociale, culturale ed ecologico. lostintheredwoods / flickr.com turale, concludiamo con il sogno ecologico che riguarda le rela- zioni di responsabilità tra noi e tra noi e l’ambiente. INTRODUZIONE L’esperienza del Covid-19 ha evidenziato in modo forte l’inter- connessione esistente tra noi. I muri che continuiamo a co- struire tra gli stati e negli stati, non hanno impedito al virus di diffondersi, e la globalizzazione ha accelerato la pandemia. I social ci avevano già abituati a una rete che supera qualsiasi

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=