Missioni Consolata - Ottobre 2020

4 chiacchiere con... Qualcuno però ha comin- ciato a far circolare la voce che tu stavi trasformando questi giovani convertendoli al cristianesimo. I più fanatici, vedendo i ragazzi con le toghe, dicevano che li avevo già vestiti da «padri», cioè come i missionari. Io non ho fatto caso a queste illazioni piene di acredine nei nostri con- fronti, ma bisogna pur dire che nel 2006 la Somalia era pervasa da fortissime tensioni, e pur muovendoci nella realtà di Mo- gadiscio con molta prudenza e nel rispetto di tutti, eravamo ben consapevoli di essere «in trin- cea», senza difesa alcuna. Per questo le nostre giornate ave- vano un tempo cospicuo dedi- cato alla preghiera e alla con- templazione. Dopo il 12 settembre 2006, giorno del discorso di papa Be- nedetto XVI a Ratisbona, scoppiano proteste in tutto il mondo islamico alimentate dai gruppi più radicali. Le con- sorelle, più avanti, racconteranno di una mattina in cui suor Leonella, che si alzava molto presto per pregare, aveva detto loro con aria sconvolta che «si doveva pregare e offrire molto per il papa e per la Chiesa perché aveva sentito dalla radio che il mondo musulmano era in grande agitazione a causa di un discorso del papa a Ratisbona». Il 17 settembre è domenica, suor Leonella ha terminato la lezione alla scuola infermieri dell’ospedale e sta rien- trando al Villaggio Sos dove abita, situato dall’altra parte della strada, quando viene colpita a morte. Sette pallottole per lei e la sua guardia del corpo, Mohamed Mahamud Osman, musulmano e papà di quattro figli, che muore nel tentativo di difenderla. Lei viene portata ancora viva in ospedale, dove tanti somali si offrono per le trasfusioni di sangue. Una consorella, Marzia Ferra, racconterà così i suoi ultimi istanti: «Era ancora viva, sudava freddo, ci siamo prese per mano, ci siamo guardate e prima di spe- gnersi come una candelina, per tre volte mi ha detto: “Per- dono, perdono, perdono”». Una parola, ripetuta tre volte, che sgorga dal cuore pieno di amore di un’autentica testi- mone cristiana dei nostri tempi. Suor Leonella resta nella memoria della grande famiglia missionaria come una donna dalla mente brillante e dal carattere solare e allegro, sempre pronta alla battuta di spirito. «Il suo sorriso aperto e schietto, la generosità nel servire, l’allegria e l’affabilità che faceva stare bene coloro che le erano vicino, sono qualcosa di indelebile e un caro ricordo per una luminosa missionaria della Consolata come suor Leonella». Don Mario Bandera *Al martirio di suor Le onella è stato dedicato il dossier su MC maggio 2018 . 70 ottobre 2020 MC Nelle pagine precedenti: suor Leonella a Nairobi quando era superiora delle mis sionarie. | I resti bombardati della catte drale di Mogadiscio. | La solenne conse gna dei diplomi ai nuovi infermieri nel 2006 a Mogadiscio. Qui sopra: il quadro ufficiale della beatificazione di suor Leonella. A destra: le consorelle attorno alla tomba di suor Leonella nel cimitero del Nazareth Hospital in Kenya, il giorno del funerale. * © AfMC / Frank Wainaina - The Seed © AfMC / Francesco Bwenardi

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