Missioni Consolata - Ottobre 2020

vera riconciliazione è ancora da fare. La divisione Nord Sud resta una realtà, così come la divisione tra i diversi partiti. L’associazione Arusia (Associa- zione per la ricerca dell’unità, la solidarietà e l’unità africana), di cui faccio parte, lavora per contribuire a raccogliere i diversi “pezzi” e scon- giurare lo scoppio di una nuova situazione di violenza. Occorre ricordare che Ado ha iniziato diversi progetti di riconciliazione, che porteranno a dei risultati. Ogni ivoriano o organizzazione deve contribuire a saldare la struttura sociale». I fantasmi del passato Innocent Baugré ci ricorda la delicata situazione dei media ivoriani, già indicati, negli anni 2000, come veri «media dell’odio»: «I media in Côte d’Ivoire sono radicalizzati, ognuno secondo la sua linea editoriale, niente è cambiato. La Rti (Radiotelevisione nazionale, ndr ) è controllata dal partito al potere. Ci sono altri canali Tv, più recenti, che hanno creato un dibattito con con- traddittorio nei loro programmi e questo è un elemento nuovo. A livello della stampa scritta invece è come in passato: ci sono giornali vicini al partito al po- tere, e altri vicini all’opposizione, e mostrano i muscoli. C’è una cristallizzazione dell’ambiente. Ci sono 2-3 giornali indipendenti che tengono però per l’opposizione. La stampa contribuisce ad accentuare le cose, a rendere il dibattito più duro. Non accusiamo i giornalisti, perché ripor- tano quello che i politici dicono, ma ognuno le riporta secondo la sua parrocchia». «Quello che fa paura è che si ritorna un po’ sul cammino del 2010. È lo stesso comportamento che ha portato agli avvenimenti di quell’epoca: la stampa, i politici, le dichiarazioni incendiarie, gli appelli a manifestare, la repressione. Oggi gli ivoriani hanno paura, noi tutti vogliamo evitare questo». Il 31 agosto, il cardinale Jean-Pierre Kutwa, arci- vescovo di Abidjan, ha lanciato un appello al ri- spetto della Costituzione, di fatto negando l’appoggio alla candidatura di Ouattara. Marco Bello ottobre 2020 51 Hanno firmato questo dossier STEFANO CAMERLENGO Superiore generale dei missionari della Consolata. RAMÓN LÁZARO ESNAOLA Spagnolo, missionario della Consolata in Côte d’Ivoire dal 2001, dal 2020 nella nuova missione in Messico. MATTEO PETTINARI Italiano, missionario della Consolata a Dianra dal 2011. ARIEL TOSONI Argentino, missionario della Consolata a Dianra dal ‘07. Sono sue le foto del dossier. MARCO BELLO Giornalista redazione MC. FOTO DELLE COPERTINE: Uomo musulmano del Nord e donna musul- mana, entrambe di Ariel Tosoni. I MISSIONARI IN CÔTE D’IVOIRE: San Pedro: Daniel Yoseph Baiso, Boniface Sambu-Smabu. Abidjan: André Legowa Nekpala, John Baptist Ominde Odunga. Dianra: Raphael Njoroge Ndirangu, Matteo Pettinari, Ariel Osvaldo Tosoni. Grand-Zat- try: James Mwangi Gichane, Silvio Gullino, Fidelis Francis Massawe. Marandaallah: Wema Meta Duwanghe, Zachariah Kin- g’aru, Alexander Ashivaka Likono. Sago: Celestino Marandu, Gregory Cyprian Mduda, Michael Mwatha Miano. ARCHIVIO MC: • «Puro sangue»... avoriano, Marco Bello, ottobre-novembre 2003 . • Costa d’Avorio: la fine di un sogno, Marco Bello, agosto 2004. • Dossier: Né guerra, né pace, Chiara Gio- vetti, Alessio Antonini, marzo 2007 • Il potere prima di tutto , Enrico Casale, febbraio 2011. ©AFP / Sia Kambou ©AFP / Sia Kambou Côte d’Ivoire MC

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