Missioni Consolata - Ottobre 2020
Anche il ministro della giustizia, sotto di lui, aveva detto che non è candidabile. C’è l’onore. Questo gli ivoriani non lo accettano». La nostra interlocutrice della società civile, che preferisce mantenere l’anonimato è dell’idea che: «Sembra che quando si cambia la Costituzione inizia una nuova Repubblica, questa è la III Re- pubblica in Côte d’Ivoire. I sostenitori di Ado di- cono che si presenta come primo mandato della terza repubblica. L’opposizione dice che il conta- tore dei mandati non va a zero». I costituzionalisti sono divisi, ma la cosa più grave è il reale rischio di deriva violenta delle manifestazioni, a causa degli scontri tra sosteni- tori delle due fazioni. Contrapposizioni che in Côte d’Ivoire sono spesso strumentalizzate dai politici e possono assumere una connotazione inter etnica o inter comunitaria. Ricorda l’attivista: «La Côte d’Ivoire è stata resa fragile dalla varie crisi, a partire dal 1999, e una è in esilio, è incriminato per attentato alla sicu- rezza dello stato, lo aspettano qui per proces- sarlo. Ci sono dei deputati a lui vicini che sono stati arrestati, durante le manifestazioni la presi- dente delle sezione femminile del suo partito è stata arrestata con alcuni dei suoi membri. I suoi partigiani vogliono il suo ritorno e lui dice che tornerà, ma il potere è pronto ad accoglierlo? Può essere che aspetti il momento opportuno. Occorrerebbe che a livello politico togliessero l’accusa, soprattutto perché è candidato alle ele- zioni presidenziali». Anche Soro ha i suoi sostenitori che non esitano a manifestare in piazza. Completano la rosa dei candidati due dissidenti del Rhdp, Marcel Amon Tanoh e Albert Mabri Toikeusse, un’ex miss Cote d’Ivoire, Marie Carine Blandi, e Danièle Boni Claverie, giornalista e già ministra della donna e della comunicazione. Il rischio di violenze Il dibattito politico in queste settimane è mono- polizzato sulla candidature di Ado. Secondo In- nocent Beudré: «Sarebbe bastato che Ouattara rispettasse la Costituzione e anche la parola data, perché Ouattara ha detto che non si sa- rebbe candidato, e il presidente francese Emma- nuel Marcon gli ha fatto i complimenti. E adesso si candida. La gente non capisce: perché la morte di Coulibaly può portare il presidente a violare la Costituzione? C’è poi il valore della parola data. ssier 50 ottobre 2020 Sopra: poliziotti arrestano un manifestante nel quar tiere popolare di Yupougon, Abidjan, per le contesta zioni della candidatura di Ouattara al terzo mandato. In alto: Ouattara durante il discorso della sua investi tura (22 agosto). In alto a destra: Sostenitori dell’ex presidente Laurent Gbagbo, che è in libertà condizionata a Bruxelles, sfilano ad Abidjan. Qui a destra: Poliziotti picchiano un manifestante pro Gbagbo, Abidjan, 6 agosto 2020. ©AFP / Issouf Sanogo ©AFP / Sia Kambou
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