Missioni Consolata - Ottobre 2020
senza missionaria. L’ultima conferenza della De- legazione (2018) e la riflessione avviata per il venticinquesimo della nostra presenza, ci stanno perme endo di riscoprire in esse innanzitu o uno stile di presenza e di missione che ci con- traddistingue come missionari della Consolata in Côte d’Ivoire. Questo stile - che raccoglie come eredità preziosa una memoria condivisa - ci pro- ie a nel futuro ed è fa o di prossimità e vici- nanza alla gente, in semplicità di vita e fraternità apostolica. Questa prossimità non è mai venuta meno nei tanti momenti di crisi che hanno co- stellato i primi 25 anni della nostra presenza in questo paese ed è stata capace di a raversare innumerevoli difficoltà, ostacoli e contraddizioni. Scrutando l’orizzonte della missione, con questo stile ci sentiamo dunque di continuare a percor- rere i qua ro sentieri del nostro ad gentes in Côte d’Ivoire: • la prima evangelizzazione, e cioè l’essere pre- senti come una comunità che vive la diversità e pffre testimonianza evangelica in un contesto prevalentemente non cristiano; • la consolazione, che per noi è l’altro nome della promozione umana, a raverso proge i e opere concrete, nell’ambito educativo e sanitario in modo particolare; • il dialogo interreligioso, inteso sopra u o come fraternità interreligiosa intessuta intorno al servizio della vita; • infine, ma non ultima, l’animazione missiona- ria della chiesa locale: una chiesa giovane e ricca di potenzialità, che desideriamo servire ed aprire agli orizzonti sconfinati della missione di Cristo. Gli orizzonti, appunto, della missione. Matteo Pettinari Qui: la nuova chiesa di Dianra, inno alla bellezza, inaugurata nel marzo 2019. Sotto a sinistra: padre Ariel Tosoni, durante una confessione all’aperto, nella parrocchia di Dianra Village. Qui sotto: botteghe vicino a un mercato del Nord. © Ariel Tosoni © Ariel Tosoni ottobre 2020 47 Côte d’Ivoire MC
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