Missioni Consolata - Ottobre 2020

dabilità) e armonia (amicizia). La politica doveva essere lasciata al partito. Non a caso, sempre nello stesso discorso, Xi ricor- dava le guerre dell’oppio, le stesse che portarono alla ces- sione di Hong Kong alla Gran Bretagna, come causa prima della disgrazia nazionale. I princìpi cinesi dovevano es- sere rispolverati e rivisti in chiave moderna, così come il confucianesimo, il ruolo del fun- zionario e del Partito comunista. Il primo (confucianesimo) garan- tiva le virtù tradizionali su cui la nuova Cina doveva puntellare la propria rinascita, mentre il fun- zionario, legato indissolubil- mente al partito, doveva assu- mere un ruolo di guida. Un nuovo timoniere. E Xi Jinping incarnava questa fi- gura di novello timoniere: il 1° ot- tobre 2019, settantesimo anni- versario della proclamazione della Repubblica popolare ci- nese (1949), si presentò indos- sando la casacca maoista. Ac- canto a lui c’era Carrie Lam che, dal 2017, proprio grazie a quella legge contestata dal movimento Occupy, era governatrice di Hong Kong e fedelissima di Xi. Era il compimento di un per- corso iniziato nel 2014, raffor- zato nel 2017 quando il XIX sone) ha diritto a scegliere il go- vernatore tra una rosa di candi- dati che deve essere preventi- vamente approvata dal governo centrale. Anche i diciotto consi- gli distrettuali in cui è divisa la Hksar, che dovrebbero consen- tire ai cittadini una partecipa- zione amministrativa, sono visti con sospetto dagli abitanti in quanto vengono considerati alla stregua di tentacoli di Pechino per tenere sotto controllo poli- tico la regione. LA PROTESTA E L’AVVENTO DI XI JINPING Dopo il 1997, a differenza di quanto accadeva nel periodo britannico, i cittadini di Hong Kong iniziarono a interessarsi maggiormente alla politica e a impegnarsi nel controllare l’ope- rato del governatorato. Il Partito comunista cinese tentò in più modi di entrare a far parte di questo interesse cercando di indirizzare i movimenti giovanili verso la propria ala, ma tutti questi sforzi non produssero ri- sultati. Nel 2014 le prime proteste del movimento Occupy iniziarono a scuotere la vita sociale di Hong Kong. Il motivo delle contesta- zioni verteva sulle nuove norme introdotte da Pechino riguardo la candidatura e l’elezione del governatore che, una volta scelto, prima di entrare in carica avrebbe dovuto essere appro- vato dal governo centrale. Era una chiara violazione della Ba- sic law , ma qualche mese prima, in occasione dell’anniversario delle proteste studentesche del 4 maggio 1919, Xi Jinping, da poco eletto presidente della Re- pubblica popolare, aveva tenuto un discorso all’Università di Pe- chino affermando che «Prospe- rità, democrazia, civiltà e armo- nia sono i valori richiesti a livello dello stato; libertà, uguaglianza, giustizia e governo della legge sono i valori richiesti a livello della società; patriottismo, dedi- zione al lavoro, affidabilità e amicizia sono i valori richiesti a livello del cittadino». Parlando agli studenti di Pe- chino, Xi Jinping lanciava un se- gnale anche ai giovani di Hong Kong: era il primo passo verso quella che sarebbe stata la nuova politica di Pechino verso la Hksar. Separando democra- zia, potere legislativo e giudizia- rio, Xi Jinping poneva le basi per un cambio radicale nei rap- porti con l’ex colonia britannica. Al popolo (cittadino) era chiesto solo di essere fedele ai principi di unità (patriottismo), lealtà (affi- Comunismo cinese | Rivolte popolari | Leggi di polizia MC A © Etan Liam

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