Missioni Consolata - Luglio 2020

NIGERIA PREDICAVA IL VANGELO U n cittadino nigeriano, Mu- stapha Mohammed, è stato ar- restato con l’accusa di essere l’as- sassino di Michael Nnad, un gio- vane seminarista (18 anni), rapito nella notte dell’8 gennaio 2020, assieme a quattro compagni, dal seminario maggiore del Buon Pa- store di Kakau, nello stato di Ka- duna, nel Nord Ovest della Nige- ria. L’accusato, in un’intervista a un quotidiano nigeriano, si è as- sunto la responsabilità dell’omici- dio, perché, secondo il suo rac- conto, il giovane seminarista «con- tinuava a predicare il Vangelo di Gesù Cristo» ai suoi rapitori. Mu- stapha, che ha elogiato il coraggio eccezionale di Nnadi, ha riferito che il seminarista «gli ha detto di abbondare la via della malvagità altrimenti rischiava di perire». Nna- di era stato rapito da banditi trave- stiti da militari dal Good Shepherd Seminary di Kaduna insieme ad al- tri tre studenti. Il seminario ospita circa 270 allievi. Mustapha, 26 an- ni, è stato identificato come il lea- der di una banda di 45 membri de- dita a depredare gli automobilisti lungo l’autostrada. Dieci giorni do- po il rapimento, uno dei quattro seminaristi era stato trovato sul ci- glio di una strada, vivo ma grave- mente ferito, altri due furono rila- sciati in seguito mentre Nnadi fu trovato ucciso il 1° febbraio. (Fides) INDIA LETTERA DI PASQUA M entre il Covid-19 ha costretto i cristiani nel paese a rinuncia- re a partecipare direttamente alle celebrazioni pasquali, Conrad K. Sangma, il primo ministro di Me- ghalaya, uno degli stati dell’India Nord orientale, la domenica di Pa- squa ha scelto di diffondere un messaggio di speranza in un mo- do davvero insolito, invitando l’in- tera nazione a pregare insieme a lui e al popolo del suo stato. In un’altra particolare iniziativa, un gruppo di leader del mondo della cultura e della società civile, tutti non cristiani, hanno scritto una «Lettera di Pasqua» al primo mini- stro dell’India, Narendra Modi, ri- marcando che «in questo momen- to solenne e cupo per il paese e il mondo, la festa di Pasqua è con- trassegnata da solitudine, so- brietà, riflessione, preghiera e, in molti casi, dolore». «Potrà essere sorpreso nel ricevere questa lette- ra da non cristiani: ma una delle cose meravigliose dell’essere cit- tadini indiani è la libertà nel cele- brare le feste religiose reciproche e salutarci in occasioni in cui po- tremmo non celebrare necessaria- mente noi stessi». Studiando la vi- ta di Cristo, prosegue il testo, «possiamo citare cinque tratti di- stintivi della sua vita: il coraggio, la giustizia, l’impegno per la verità, il servizio, l’uguale dignità di ogni uomo». Questi attributi, si sottoli- nea, «costituiscono anche le cin- que qualità di un grande leader», invitando il primo ministro a trarne ispirazione. (Fides) MC R * * Brasile: solidali con gli indigeni I n seguito ai continui attacchi ai diritti delle popolazioni in- digene in Brasile, le direzioni regionali dei missionari e delle missionarie della Consolata han- no pubblicato un messaggio in cui esprimono solidarietà e ap- poggio al Consiglio indigenista missionario (Cimi), organismo della Conferenza episcopale del Brasile (Cnbb), che lavora con i popoli indigeni dal 1972. In quest’ultimo periodo gli attac- chi calunniosi e diffamatori da parte delle istituzioni del go- verno brasiliano sono stati co- stanti. Il 4 di maggio, la Fonda- zione nazionale dell’indio (Fu- nai), un organismo del governo federale, ha pubblicato sul suo sito web, una lettera con delle accuse rivolte al Cimi. L’intento di questa pubblicazione è chiara- mente quello di distogliere l’at- tenzione dalle richieste di spie- gazioni fatte dallo stesso Cimi al governo riguardo alla sua omis- sione nell’ambito della pande- mia di Covid-19 tra le popola- zioni indigene, e alle politiche che ignorano i diritti degli indi- geni garantiti dalla costituzione del 1988. I missionari e le missionarie della Consolata in Brasile e in al- tri paesi dell’America hanno fatto una chiara scelta per gli in- digeni e sono solidali con tutti coloro che difendono la loro causa. «Attraverso le comunica- zioni quotidiane dei nostri mis- sionari e missionarie, siamo consapevoli della grave situa- zione sociale, economica, sanita- ria ed educativa che stanno vi- vendo le popolazioni indigene e le persone più vulnerabili», af- ferma il messaggio. E conclude: «Appoggiamo tutti gli sforzi che come chiesa si compiono per so- stenere la lotta e il cammino delle popolazioni indigene e dell’intera società. Siamo grati per il lavoro e la dedizione del Cimi che non si lascia intimidire dagli attacchi e dalle persecu- zioni, ma anzi continua imper- territo nel suo impegno e servi- zio». (Imc) Boa Vista (Brasile): manifestazione di indigeni contro i soprusi dei fazendeiros spalleggiati dalle autorità di governo. * (Nigeria): Michael Nnadi, giovane seminarista ucciso perché predicava il Vangelo. * 9 luglio 2020 MC

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