Missioni Consolata - Luglio 2020
Giorgio Perlasca nasce a Como il 31 gennaio 1910. Dopo qualche mese, per motivi di la- voro del padre Carlo, la sua famiglia si tra- sferisce a Maserà, in provincia di Padova. Negli anni Venti aderisce con entusiasmo giovanile alla nascente ideologia fascista, in particolar modo alla sua versione dan- nunziana. Tanto che, per sostenere le idee di Gabriele D’Annunzio, litiga con un suo professore che aveva condannato l’impresa del Vate a Fiume, e per questo motivo è espulso per un anno da tutte le scuole del Regno. Coerentemente con le sue scelte ideologi- che, nel 1936 parte come volontario per la guerra di Etiopia e nel 1937 per la Spagna, dove combatte in un reggimento di arti- glieria al fianco del generale Franco. Tor- nato in Italia al termine della guerra civile spagnola, nel 1939, il suo rapporto con il fa- scismo entra in crisi essenzialmente per due motivi: l’alleanza che il governo di Mussolini stringe con la Germania, contro cui l’Italia aveva combattuto una guerra solo vent’anni prima, e per le leggi razziali entrate in vigore nel 1938 che sancivano la discrimi- nazione degli ebrei italiani. Rinuncia quindi alle sue idee gio- vanili, senza però diventare un oppositore al regime. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, si trova con per- messo diplomatico nei paesi dell’Est Europa come agente di una ditta di Trieste che importa carne per l’Esercito italiano. L’armistizio tra l’Italia e gli Alleati dell’8 settembre 1943, lo coglie mentre si trova a Budapest in Ungheria. Sentendosi vincolato dal giuramento di fedeltà al Re d’Italia, e nonostante le nostalgie fasciste di gioventù, rifiuta di ade- rire alla Repubblica Sociale Italiana, ed è quindi internato per alcuni mesi in un castello riservato ai diplomatici dove gli viene prospettato il trasferimento in Germania. Nel mese di ottobre del 1944, quando i tedeschi che occupano l’Ungheria affidano il potere alle Croci Frecciate, ovvero ai filonazisti magiari, iniziano le persecuzioni sistematiche e le deporta- zioni nei campi di sterminio dei cittadini di religione ebraica. 54. Giorgio Perlasca, diplomatico per amore MC R 4 chiacchiere con ... INTERVISTE IMPOSSIBILI CON «I PERDENTI» 68 luglio 2020 MC Sopra: Giorgio Perlasca. A destra: monumento davanti alla grande sinagoga di Budapest. | il documento redatto a mano con le credenziali che accreditano Giorgio Perlasca come diplomatico dell’Ambasciata spagnola in Ungheria, presentato al ministero degli Esteri d’Ungheria nel novembre 1944. * di Mario Bandera
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