Missioni Consolata - Luglio 2020

ssier forma più ampia, vedono più lontano, hanno più ambizioni per migliorare la vita. I giovani si af- frettano a studiare e a esercitare una profes- sione. Vi è più accesso ai mezzi di comunica- zione, più possibilità nell’ambito della salute e dell’educazione. Dall’altra parte vi sono delle conseguenze nega- tive nell’ambito dei valori personali, famigliari e sociali. Ad esempio: la mancanza di rispetto per la vita, l’individualismo, la violenza nelle famiglie e nella società. Tanti giovani si allontanano dalla loro tradizione perché vogliono essere «liberi» e avere una vita più moderna. La disuguaglianza sociale sta diventando sempre più evidente. Gli anziani si sentono più esclusi, soffrono di abban- dono, indifferenza e solitudine. In questo senso è un sistema che sembra non aiutare a riflettere sul vero senso della vita. Aumenta la conoscenza nozionistica ma non di pari passo una adeguata formazione delle coscienze. L’esperienza dell’invisibile In Guinea-Bissau siamo sempre andate dove ci hanno chiamate. Con ogni popolo e etnia ab- biamo iniziato l’annuncio in modo differente, conforme alle esigenze di ciascuno. Da coloro che hanno come valore la vita di gruppo, ci è stato chiesto un aiuto per vivere in modo nuovo la vita di gruppo. Altri ci hanno chiesto di parlare di Dio, ma anche la scuola per i loro bambini, ecc. È stato interessante scoprire che Dio li aveva «visitati» prima di noi, perché la missione è I guineani hanno come principio di base la vita comunitaria, ossia la crescita non indi- viduale ma della comunità. Sono un po- polo con un’identità etnica e tradizionale ben definita, con una forte spiritualità reli- giosa, che li porta a praticare intensamente le credenze della tradizione. Sono persone allegre e festose, ospitali, e con grande capacità di ac- cettare le difficoltà e le sofferenze quotidiane. La maggior parte della popolazione vive con meno di un euro al giorno, e consuma un solo pasto quotidiano, mentre altri non possono nemmeno farlo. Nonostante le difficoltà, sono splendenti di gioia e fiduciosi nel Dio della vita. Sono un po- polo che vive del miracolo dell’amore di Dio. I guineani e la globalizzazione In Guinea-Bissau sono circa 30 gruppi etnici, la lingua ufficiale è il portoghese, però la lingua più diffusa, parlata dal 44% degli abitanti, è il creolo (a base portoghese). Il 45% della popolazione segue la religione tradizionale, mentre i musul- mani sono circa il 40%. Vi è poi una discreta mi- noranza cristiana (15%). A proposito della globalizzazione, da una parte possiamo dire che essa ha prodotto dei cambia- menti di mentalità, e in un primo momento pos- siamo pensare che questo sia positivo. Ad esempio: i guineani oggi guardano il mondo in 44 luglio 2020 EVANGELIZZAZIONE E INCULTURAZIONE Un popolo «visitato» da Dio Il popolo guineano è variegato, ma ha come principio la vita comunita- ria. I giovani sono affascinati dalla globalizzazione che apre loro nuove possibilità, ma li allontana dalle tradizioni. Le missionarie sono molto attive nel dialogo interreligioso e credono che il cristiano debba es- sere integrato nella propria cultura. di ANÉLIA GOMES DE PAIVA

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