Missioni Consolata - Luglio 2020

Guinea-Bissau MC luglio 2020 43 vano resistenza per andare all’ospedale, e a volta il bambino moriva durante il parto. Oggi non vo- gliono più mettere a rischio la loro vita e la vita dei loro figli. La maggior parte delle donne che si sono for- mate nei nostri centri erano analfabete. La for- mazione ha suscitato in loro il desiderio di sapere di più: studiare per essere più consapevoli del loro ruolo, del loro valore come donne al ser- vizio della famiglia, della società e della chiesa. La maggior parte delle donne più giovani ora studiano di sera e frequentano l’università. Molte di loro con la formazione ricevuta, aiutano a por- tare avanti la famiglia. Nel campo educativo abbiamo osservato che il cambio di mentalità degli studenti circa il loro futuro è significativo: la maggior parte di essi pensa di continuare gli studi dopo il liceo, so- gnano una vita più dignitosa, un paese più sta- bile politicamente e economicamente, più giustizia sociale. Sogni che se fatti tutti insieme, possono domani diventare realtà. Anélia Gomes de Paiva come famiglia, di pensare la vita. Alcuni hanno anche un modo diverso, cioè più saggio ed equi- librato di vedere la loro tradizione. Essi sono si- curamente più integrati con la loro cultura. Ma non è così per la maggioranza dei cristiani. Oggi le mamme hanno un modo diverso di pren- dersi cura dei figli e dell’ambiente. Oggi portano con più libertà i loro figli al Centro di salute o all’ospedale per farli curare. Prima era difficile convincerle. Lo stesso con le donne incinte: face- Qui sopra: succhi e confetture prodotti nelle diverse attività delle missionarie con i gruppi di donne. Centro: bimbi del gruppo della pastorale dell’infanzia missionaria a Bubaque. A sinsitra: attività di cucina con le donne della missione di Bissau, nell’ambito delle iniziative per la promozione della donna.

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