Missioni Consolata - Luglio 2020

Guinea-Bissau MC La Guinea"Bissau in date Cronologia essenziale ● 1973, 24 settembre - Il Partito africano per l’in- dipendenza della Guinea-Bissau e di Capo Verde (Paigc) proclama l’indipendenza. ● 1974, 10 settembre " Il Portogallo riconosce l’in- dipendenza e Luis Cabral è il primo presidente. ● 1980, 14 novembre - Colpo di stato militare di João Bernardo Vieira. Disciolta l’unione con Capo Verde. ● 1984, 16 maggio - Nuova Costituzione, sistema del partito unico. Vieira vince le elezioni presiden- ziali. ● 1989, 19 giugno - Vieira rieletto presidente. ● 1991, 8 maggio - Adozione del multipartitismo. ● 1993, 17 marzo - Tentativo di colpo di stato di João da Costa. ● 1994, 7 agosto - Vieira vince per la terza volta le elezioni. ● 1997, 2 maggio - Adozione del «franco cfa» come moneta e adesione all’Uemoa (Unione mo- netaria dell’Africa dell’Ovest). ● 1998, 7 giugno - Scoppia un ammutinamento dopo la destituzione del generale Ansume Mané, capo di stato maggiore. Intervengono Senegal e Guinea. Inizia la guerra civile. ● 1998, 1 novembre - Firma di un accordo di pace ad Abuja (Nigeria) tra il governo e la giunta guidata da Ansumane Mané. ● 1999, 7 luglio - Mané rovescia il presidente Vieira. Malam Bacai Sanha, presidente dell’Assem- blea nazionale, è nominato presidente della Re- pubblica. ● 2000, 16 gennaio - Kumba Yala vince le ele- zioni presidenziali. ● 2003, 14 settembre - Colpo di stato del gene- rale Verissimo Correia Seabra, che viene assassi- nato un anno dopo da un gruppo di militari. ● 2005, 24 luglio - Elezioni presidenziali: vince João Bernardo Vieira. ● 2007, dicembre - Adozione da parte del parla- mento di una legge di amnistia, per le violenze commesse negli anni 1980-2004. ● 2008, 26 luglio - Il Paigc esce dalla coalizione di governo, dieci giorni dopo è sciolta l’Assemblea nazionale. ● 2008, 23 novembre - Tentativo di colpo di stato contro Vieira. ● 2009, 2 marzo - Doppio assassinio di Vieira e del capo di stato maggiore Tagmé Na Waié. ● 2009, 5 giugno " Assassinio di tre uomini poli- tici, tra i quali il candidato alla presidenza Baciro Dabo. ● 2009, 26 luglio - Vittoria di Malam Bacai Sanha alle elezioni presidenziali. ● 2010, 1 aprile - Rivolta dell’esercito organizzata dal generale Antonio Indjai contro il primo ministro, Carlos Gomez Junior e il capo di stato maggiore José Zamora Induta. A giugno Indjai diventa capo dell’esercito. ● 2012, 9 gennaio - Muore il presidente Malam Bacai Sanha a Parigi. Raimundo Pereira diventa presidente ad interim. ● 2012, 12 aprile - Colpo di stato del generale Ma- madu Turé Kuruma, detto «golpe della cocaina». Arrestati presidente e primo ministro. Attivo il ge- nerale Indjai. L’Unione africana sospende la Gui- nea-Bissau. Accordo di transizione tra la giunta e i partiti politici che prevede elezioni entro due anni. Manuel Serifo Nhamadjo nominato presidente di transizione. ● 2012, 21 ottobre - Tentativo di colpo di stato del capitano Pansau N’Tchama. ● 2013, 2 aprile - La Dea (agenzia antidroga Usa) conduce un’operazione e arresta l’ammiraglio José Américo Bubo Na Tchuto, coinvolto in una rete di traffico internazionale. Il vero obiettivo sa- rebbe stato Antonio Indjao. ● 2013, 18 aprile - Antonio Indjao, capo di stato maggiore, giudicato colpevole dalla giustizia Usa per narcoterrorismo: ha fornito armi alle Farc co- lombiane in cambio di cocaina. ● 2014, 20 maggio - José Mario Vaz vince le ele- zioni presidenziali. A settembre Injano è cacciato dal suo posto di capo dell’esercito. ● 2015, 12 agosto - Inizia la crisi politica in seguito al licenziamento del primo ministro Domingo Simões Pereira. La Cedeao condurrà la media- zione della crisi. ● 2019, 10 marzo - Il Paigc, di cui Pereira è presi- dente, vince le elezioni legislative. ● 2019, 2 aprile - Elezioni presidenziali. La Com- missione nazionale elettorale dà la vittoria a Umaro Sissoco Embaló, ma il rivale, Pereira, conte- sta e accusa di brogli. ● 2020, 27 febbraio - Nonostante il contenzioso elettorale e il blocco della Corte Suprema, Embaló forza e si autoinveste. Metà del parlamento no- mina un presidente a interim, Cipriano Cassama, presidente dell’Assemblea nazionale, che subito si dimette a causa di minacce di morte. ● 2020, 22 marzo - La Cedeao è divisa sul da farsi, ma finalmente prevalgono i paesi «amici» di Embaló che lo riconoscono presidente della Repubblica. Ma.Bel. luglio 2020 41

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