Missioni Consolata - Luglio 2020
del nostro senato - prosegue il primario -, un filippino su cinque ha un qualche disturbo psico- tico. Eppure per loro non esiste alcun tipo di tutela. Posso dire, senza troppi giri di parole, che la salute mentale non è una priorità del nostro governo». Ogni giorno i medici del reparto di psichiatria visitano tra i ses- santa e i cento pazienti ricove- rati. I pazienti dormono su travi di legno, sono sempre sedati e spesso hanno le braccia legate. La loro unica distrazione è un piccolo televisore che trasmette ininterrottamente telenovelas fi- lippine. La struttura, l’unica del- l’intera isola, può accettare rico- veri solo per pochi giorni e solo per i casi più gravi. Questo per gli scarsi fondi a disposizione. Così i parenti sono costretti a ri- portarsi a casa i propri malati con una piccola scorta di far- maci fornita dall’ospedale. Fin- ché i pazienti assumono le me- dicine, si registrano netti miglio- ramenti. Ma una volta che questi terminano, alle famiglie non re- sta altro che condannare alla prigionia i propri cari. Luca Salvatore Pistone A RCHIVIO MC Stefania Garini , Se non sono «matti» non li vogliamo, MC 8-9 /2018 . «È un fenomeno che si verifica non solo a San Remigio - dice il dottor Renato Obra, il primario di psichiatria - ma anche in altri luoghi delle Filippine. Anche qui a Cebu City. Una volta sono stato invitato a vedere un pa- ziente incatenato al ceppo di un albero. Una cosa davvero disu- mana, di altri tempi. Ma oggi esi- stono farmaci moderni, in grado di guarire. Spesso si tratta di malattie genetiche. Ciò che più ci deve interessare è ciò che le innesca, che le fa esplodere. Parliamo di traumi fortissimi, come uragani, terremoti o morti violente». «Secondo una recente inchiesta MC A 31 luglio 2020 MC " Una pratica davvero disumana, di altri tempi. Ma oggi esistono farmaci in grado di guarire. Sotto a sinistra: due esempi di utilizzo delle catene alle caviglie per i malati di mente. Qui: Avelina, madre di Efren, a fianco della cella del figlio. Sotto: Neil e i suoi fogli, nella cella in cui vive da 10 anni. * * *
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