Missioni Consolata - Luglio 2020
* ARGENTINA LA SCOPERTA DELLA REALTÀ MULTI Per quanto riguarda la mia esperienza personale, capii la chiamata all’accompagnamento dei popoli indigeni quando fui destinato, alla fine del 1983, a Machagai (Chaco). Fu lì che ebbe inizio uno dei momenti forti della mia vita missionaria. Appena presi in carico la par- rocchia, mi resi conto che la realtà era «multi»: multietnica e multiculturale, con i criollos /con- tadini, gli indigeni e gli immigrati europei. Insieme alle suore della Conso- lata decidemmo di andare a fare le prime visite alla Colonia abo- rigen Chaco, che dista dalla par- rocchia 20 chilometri. Così, al- meno una volta al mese, stabi- limmo un primo approccio alla realtà indigena dei Tobas, o Qom, come si chiamano nella loro lingua. Finito il mio periodo di parroco, la grazia di Dio, con il per- messo del superiore, consentì che andassi a vivere dieci anni con loro, inserito nella loro stessa realtà, condividendo la lotta per la terra, da loro ini- ziata novant’anni prima e coro- nata, in seguito, con l’aggiudi- cazione del titolo di terra co- munitaria nell’anno 1996. Con- divisi, inoltre, diversi progetti che migliorarono le condizioni di vita (strade, centri comuni- tari, acqua, case, ecc.): tutto portato avanti grazie al tradi- zionale spirito comunitario indi- geno, in un graduale apprendi- stato da parte mia. Ricordo che quando iniziammo il primo pro- getto - una strada interna che avrebbe facilitato l’accesso alla scuola, ai posti di assistenza sanitaria e la comunicazione con il centro urbano - nella riu- nione comunitaria in cui si or- ganizzava il lavoro, misi a di- sposizione l’aiuto di benefattori per una paga giornaliera di 10 pesos. Alzò la mano un mem- bro della comunità e disse: « Padresito : la ringraziamo, però accettiamo la metà. Il re- sto è il nostro contributo per qualcosa che si trasformerà in un bene per noi». Fu lì che appresi come accom- pagnarli, lasciando da parte as- sistenzialismo e paternalismo e dando spazio a un reciproco coinvolgimento. © José Auletta IMC IN ARGENTINA La presenza dei missionari della Consolata (Imc) in Argentina ha visto notevoli cambiamenti nel corso de- gli oltre settant’anni di pre- senza: ● il numero delle comunità Imc del Nord è stato im- portante fino al Duemila (Bartolomé de las Casas, El Colorado, Pirané, Palo Santo - diocesi di Formosa - nell’omonima provincia; Machagai e Colonia Abori- gen Chaco - diocesi di San Roque - nella provincia del Chaco), per poi ridursi pro- gressivamente, fino a spo- starsi in seguito dal Nord Est al Nord Ovest; ● qui attualmente ope- riamo in quattro centri (Tartagal - diocesi di Orán - nella provincia di Salta; Yuto, Alto Comedero e Se- minario filosofico nella città di San Salvador di Jujuy - diocesi di Jujuy - nell’omonima provincia); ● nel resto del paese, dopo aver lasciato Rosario (pro- vincia di Santa Fe) e San Francisco (Córdoba) dove però conserviamo il colle- gio, le altre presenze Imc sono: Las Heras (Mendoza), con parrocchia e Comunità apostolica formativa (Caf), Merlo (parrocchia e quasi parrocchia) e Martín Coro- nado - ex noviziato (pro- vincia di Buenos Aires); Casa regionale (Buenos Ai- res, capitale). J. Au. MC 18
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