Missioni Consolata - Giugno 2020

il tampone per accertare la posi- tività al virus, nonostante i sin- tomi, a differenza delle persone ricoverate in strutture ospeda- liere. Anche in quest’ultime pe- raltro si sono riscontrate delle morti di persone non testate per il coronavirus, ma con sintomato- logia compatibile. Ciò di cui ci si sta rendendo conto, tardiva- mente purtroppo e in seguito a diverse indagini in corso da parte della magistratura ita- liana , è che la metà delle morti sono avvenute nelle case di ri- poso (fenomeno riscontrato an- che nel resto d’Europa) e, se- condo l’Istat, il numero dei de- cessi nei mesi di marzo e aprile in Italia sarebbe superiore di 10mila unità rispetto ai dati diffusi dalla Protezione civile, che al 14 maggio 2020 si attestano a 31.368 unità. Facendo un paragone con la Sars e la Mers, sembrerebbe che la Covid-19 sia più infettiva, ma meno letale, dal momento che la Sars ebbe un tasso di letalità del 9,6% e la Mers del 34,4%. Rosanna Novara Topino (fine prima parte) popolazione colpita dal virus ri- sulta asintomatica o paucisin- tomatica (cioè senza o con po- chi sintomi), mentre il 15% pre- senta una più grave sintomato- logia con necessità di cure in- tensive con somministrazione di ossigeno e il 5% raggiunge uno stadio critico, che comporta la ventilazione polmonare . Va detto che molte delle persone risultate positive ma asintomati- che al momento del test, hanno successivamente sviluppato i sintomi della malattia. IL TASSO DI LETALITÀ Per quanto riguarda il tasso di le- talità, è molto difficile dare un va- lore attendibile in corso di pan- demia in quanto, finché non sarà terminata, non si può conoscere il totale delle morti causate dal virus. I numeri attualmente oscil- lano tra il 2 e il 5,7% dei positivi. Una delle principali difficoltà ri- siede nel fatto che molte morti per coronavirus non sono state finora prese in considerazione, perché avvenute in residenze per anziani (le cosiddette Rsa) dove ai pazienti non è stato fatto nostra madre terra giorni. Le persone positive pos- sono già trasmettere il virus nel periodo di incubazione, in as- senza di sintomi. I SINTOMI DELL’INFEZIONE Per quanto riguarda le manife- stazioni dell’infezione, si va da quelle meno gravi, che indicano un interessamento delle alte vie respiratorie (febbre, tosse, cefa- lea, mal di gola, raffreddore, dif- ficoltà respiratorie, perdita del gusto e dell’olfatto, diarrea, ma- lessere generale per un breve periodo di tempo), a quelle più gravi, con interessamento delle basse vie respiratorie (come polmonite o broncopolmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale, me- ningoencefalite, problematiche cardiovascolari, tromboembolia generalizzata e polmonare in particolare, ictus, a seguito di al- terazioni nella coagulazione del sangue come conseguenza di una eccessiva risposta infiam- matoria da parte dell’organismo indotta dal virus, e infine morte). Secondo le osservazioni con- dotte finora, l’80% circa della 60 giugno 2020 MC Qui: l’infografica mostra i passaggi del coronavirus dagli animali al l’uomo; evidenziati in giallo, ci sono i tre virus più importanti. * © MDPI, Basel, 2020

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