Missioni Consolata - Giugno 2020

Nel segno del Mekong 39 Tra il 1992 e il 2013 i laotiani sotto la linea della povertà si sono dimezzati. “ alta stagione le strutture ospedaliere dovevano curare tra i cinque e dieci turisti al giorno. Nell’agosto 2012 le autorità laotiane decisero fi- nalmente di dare un taglio a tutto questo: furono chiusi i bar più problematici e imposero direttive più stringenti per regolare la vita notturna ed escursionistica. Le zip-line più pericolose, quelle non in regola e i trampolini lungo il fiume ven- nero distrutti. Il tutto però sembra non sia ba- stato: ancora oggi ci sono siti 5 , che danno indicazioni su come sfruttare il turismo sessuale specificando in quali bar è possibile comprare droga. Governo e Ong impegnati nello sviluppo Al tempo stesso, però, c’è un’altra fetta, seppur minoritaria, di occidentali che prestano opera di volontariato per avviare programmi di sviluppo rurale. Uno di questi è Sae Lao 6 , un progetto fon- dato nel 2008 da Sengkeo Frichitthavong che cerca di aiutare la sostenibilità sociale e ambien- tale della zona di Vang Vieng, mentre un altro è l’Eefa ( Equal education for all ), progetto di una Ong che ha permesso a cinquecento ragazzi lao- tiani di frequentare classi di lingua inglese e ha avviato programmi di igiene dentale 7 . In tutto il Laos diverse Ong lavorano per aiutare piccole comunità, ma non è un compito facile: il governo vuole avere sotto stretto controllo ogni attività connessa con enti stranieri e ogni visita ai luoghi dove operano le diverse organizzazioni deve essere approvata attraverso un lungo ed estenuante iter burocratico. È comunque anche grazie a questa cooperazione e a un’oculata sele- zione delle agenzie interessate a interventi nel paese, che l’«indice di sviluppo umano» è salito da 0,399 nel 1990 a 0,604 nel 2019 8 . Un indicatore ancora basso (secondo l’Onu il Laos si pone al 140° posto nella classifica mon- diale), ma i successi della politica adottata dai governi succedutisi alla guida del paese dal 1975 a oggi sono evidenti. Tra il 1992 e il 2013 la fetta di laotiani sotto la linea di povertà è dimezzata passando dal 46 al 23,2% della popolazione 9 e oggi l’economia è la tredicesima al mondo come ritmo di crescita 10 . Siamo comunque lontani dallo sradicamento di povertà e malnutrizione: il traguardo di un Pil che raggiungesse i 3.100 dol- lari pro capite prospettato qualche anno orsono, si è rivelato irraggiungibile. Secondo il computo della Banca mondiale, nel 2018 ogni laotiano contribuiva per 2.460 dollari alla ricchezza nazio-

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