Missioni Consolata - Giugno 2020

zionale, sono le scuole cattoli- che di vario ordine e anche i di- spensari e i centri di salute. «Per lottare contro queste povertà - continua padre Jean - bisogna istruire la gente, perché fin tanto che il popolo è ignorante qual- cuno continuerà a sfruttarlo e a mantenerlo in questa condi- zione. Se invece è armato della conoscenza sarà più facile che sappia difendersi e rivendicare i propri diritti». Questa è la posi- zione della chiesa del Madaga- scar. Quindi occorre investire nella formazione di bambini e giovani, ma anche delle fami- glie, per aiutarli a formarsi a una gestione di famiglia e di comu- nità completa, sotto tutti i punti di vista. MISSIONE VERA Dopo oltre sei mesi ad Ambanja a studiare la lingua malagasy, i «nostri» tre missionari sono an- dati a installarsi a Beandrare- zuma il 20 ottobre 2019, in oc- casione della Giornata missio- naria mondiale. «La nostra prima attività è fare osservazione e co- noscenza del popolo, delle sfide, delle realtà locali, per ve- dere come posizionarci come missionari della Consolata in mezzo a questa gente», conti- nua padre Jean. Oltre alle sfide generali che ri- troviamo in tutto il paese, qui ne abbiamo altre. Nella diocesi di Ambanja non ci sono molti cri- stiani. Si stima che solo il 9-11% sono credenti e nella nostra missione ancora meno. L’attività principale è andare al campo e coltivare il riso, ogni giorno. An- che la domenica. Diventa diffi- cile proporre delle attività pasto- rali. L’unico momento è dome- nica dopo la celebrazione del- l’eucarestia, perché si ha un po’ di gente. Quello che riusciamo a fare lo facciamo subito dopo la messa». Poi c’è tutta la problematica della logistica che pesa pure sull’attività pastorale. «Qui non abbiamo una casa, ma siamo ospiti presso una fami- glia, siamo tre in una piccola casa. C’è un terreno della dio- cesi, dove speriamo di costruire. Le strade, e questo vale per tutto il paese, sono terribili. Mi ri- cordano le strade del Congo. Durante la stagione delle piogge (che terminano a mag- gio), sono impraticabili e non danno accesso a nulla. È difficile uscire di casa, perché non c’è posto dove andare, c’è fango ovunque, è difficile andare a piedi, in bici, moto o anche in auto. Noi abbiamo un’auto ma è ferma a Bealanana, nell’altra parrocchia, e dobbiamo fare a piedi i 15 km per arrivarci se dobbiamo viaggiare verso altre città. Ci sono difficoltà di comunica- MC A giugno 2020 19 MC Popolazione: 26,26 milioni Superficie: 587.041 km5 Pil pro capite: 527,50 Usd (2018) Indice di sviluppo umano (classifica): 0,521 (162 su 189, 2018) Tasso di fecondità: 4,78 Speranza di vita: 66,3 (2017) Lingue ufficiali: Malgascio, Francese Capitale: Antananarivo Moneta: Ariary Etnie: 18 etnie principali. Alti- piani centrali (origine asia- tica): Merina (3 milioni) e Bet- sileo (2 milioni). Costa (origine bantu), dei quali i maggiori sono: Betsimisaraka (1,6 mi- lioni), Tsimihety (700mila), Sakalava (700mila). Religioni: circa metà della po- polazione malgascia è dedita a culti tradizionali locali, che tendono a essere centrati at- torno all’idea del legame con i defunti. Il 45% dei malgasci sono invece cristiani, suddi- visi circa in parti uguali fra cattolici e protestanti. Madagascar in pillole © AFP/ Rijasolo

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